Categorie: around

fino al 4.XII.2005 | Gian Paolo Minelli | Lugano, Museo Cantonale d’Arte

di - 30 Novembre 2005

Quando nel 2000 abbandonò la natia Svizzera per la periferia di Buenos Aires, Gian Paolo Minelli s’immerse in un mondo di abbandono e di violenza quotidiana, dove la speranza di una vita migliore era già morta. Ma quello che non si aspettava di trovare, forse, era un’umanità nascosta tra le pieghe di quelle drammatiche condizioni d’esistenza. Approdato in Argentina con la voglia di denuncia, Minelli riscopre una diffusa positività tra i giovani che, pur destinati a una morte quasi certa, per droga o per colpi d’armi da fuoco, comunicano una vitalità esplosiva, catturata negli scatti presentati in questa mostra.
In una sezione sono esposte le foto di un progetto che l’artista svizzero porta avanti anno dopo anno: un corso di fotografia per i giovani del quartiere Lugano, a Buenos Aires. Un video girato per le strade del rione va ad affiancare le foto che i ragazzi hanno scattato da soli, senza nessuna guida, pieni d’entusiasmo. Ed è una periferia diversa quella che vediamo dalle loro immagini: non ci sono le case fatiscenti e le strade di fango scuro, ma piuttosto cartelloni colorati, bimbi sorridenti e allegre scene di vita quotidiana. E’ la città vista attraverso sguardi disarmanti e sereni, nonostante tutto. E Minelli questa lezione l’ha imparata.
Nella sezione Galpón-Colon si trovano i risultati di una session video-fotografica nei depositi di scenografie del teatro Colon, lì nella zona sur. L’artista scatta le sue foto alle scenografie, ritraendo quel decadente “fuori scena” simbolo della vita nel barrìo, dove le luci del palcoscenico non arrivano.

Alle foto fanno da contrappunto le immagini del video, in cui un ragazzo del quartiere riesce ad animare queste scene sopite, senza vita, inventando in estemporanea un dialogo surreale con un immaginario alter ego.
È difficile resistere alla forza di questi giovani, tanta è la voglia di vivere che portano con sé. Nell’ultima serie di immagini, Zona_Sur, sono loro che rubano la scena al fotografo, scegliendo da soli la posa migliore per degli autoscatti che ritraggono tutta la disperazione, l’incoscienza, la speranza e il desiderio di chi convive con la morte e non teme la vita.
Minelli, con la sua sensibilità, si pone nei confronti della dura realtà locale come uno specchio, riflettendo in galleria la luce che questa gente ha dentro. Una mostra semplice ma devastante per contenuti, che prova a turbare il commun pensée di una città tranquilla come Lugano.

fabio antonio capitanio
mostra vista il 18 novembre 2005


Gian Paolo Minelli – Zona_Sur, Buenos Aires, 2000-2005
Lugano (Svizzera), Museo Cantonale d’Arte – Via Canova 10,
orari: martedì 14-17, da mercoledì a domenica 10-17, lunedì chiuso
info: tel. +41 919104780; fax +41919104789.
www.museo-cantonale-arte.ch


[exibart]

Articoli recenti

  • Architettura

Intelligens: presentato il tema della Biennale di Architettura 2025

Carlo Ratti ha presentato il titolo e il tema della 19ma Biennale di Architettura di Venezia, che aprirà a maggio…

7 Maggio 2024 13:43
  • Attualità

Me Too: L’Origine del Mondo di Courbet imbrattata al Pompidou Metz

Due attiviste di Me Too imbrattano cinque opere d’arte, tra cui L’origine del Mondo di Gustave Courbet e Genital Panic…

7 Maggio 2024 10:31
  • Mostre

Lucas Memmola, pittura tra i meandri del contemporaneo: la mostra alla Galleria Tiziana Di Caro, Napoli

Negli spazi della Galleria Tiziana Di Caro, a Napoli, va in scena il compendio pittorico di Lucas Memmola, una rivisitazione…

7 Maggio 2024 10:00
  • Attualità

Cultura, 13 milioni di Euro assegnati senza bando: in Sicilia è protesta

Leggi ad hoc per finanziare i progetti speciali dei pochi, soliti noti: 103 realtà siciliane della cultura, rappresentate da Gli…

7 Maggio 2024 8:57
  • Mercato

Dall’asta al Prado: il Caravaggio riscoperto va in mostra a Madrid

Aveva destato scalpore tre anni fa, rischiava di andare in vendita per appena € 1500. Adesso il suo nuovo proprietario…

7 Maggio 2024 6:08
  • Mostre

Oltre lo scatto di Susan Meiselas: Mediations, a Reggio Emilia

Dalla guerra alle questioni relative ai diritti umani, dall'identità culturale all'industria del sesso: la prima retrospettiva italiana di Susan Meiselas,…

7 Maggio 2024 0:02