“Arte per la ricostruzione”. Cosa è successo nell’apertura di Panorama Italics a L’Aquila

di - 7 Settembre 2023

«Sì questo è ancora centro, anche se è in buona parte ancora da ricostruire”, mi dice una libraia a poche centinaia di metri dal corso dello struscio. «Noi ci siamo abituati, non le vediamo più le impalcature e le transenne». Quattordici anni dal terremoto: 2009/2023, e ancora le ferite non sono state ricucite a L’Aquila. Anche se la città sembra non aver più voglia di ricordare, ma di avviarsi verso il futuro scommettendo sulla cultura. «Si tratta di un elemento rigeneratore di una comunità. L’Aquila non deve sopravvivere, ma tornare a vivere per raccontare la sua bellezza e la sua storia», afferma Pierluigi Biondi, sindaco del capoluogo abruzzese che accoglie per 4 giorni fino a 10 settembre la terza edizione di Panorama organizzata da Italics, un consorzio di gallerie italiane nato subito dopo la pandemia e presieduto da Lorenzo Fiaschi di Galleria Continua.

Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore

«Perché siamo qui dopo Procida e Monopoli? Perché l’arte contribuisce a curare le ferite. Ma non solo, anche perché quando ho chiesto chi fosse mai stato qui ho ricevuto poche risposte affermative. E’ una parte dell’Italia bellissima e poco conosciuta. E poi Italics è la prova che i galleristi non sono solo mercanti ma sono anche in grado di dare un contributo alla rigenerazione con la cultura». Cristiana Perrella la curatrice, con un curriculum dorato, è dallo scorso settembre che cammina per le vie della città, entra nei negozi, dialoga con le tante istituzioni della città: dal Maxxi, al Conservatorio, al Muda, l’Accademia d’arte dove ha insegnato anche Fabio Mauri. «L’Aquila è piena di storia e di cultura. Dobbiamo entrare in contatto con loro. Questo è stato il mio obiettivo. Creare un dialogo tra antico e moderno: un magnifico diavolo di Luca Giordano con un’opera contemporanea di Beatrice Marchi sono uno degli esempi. Così come poter esporre in alcuni palazzi storici della città».

Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore
Panorama L'Aquila 2023, ph. Luca Fontana, Alessio Tamborinimore

Un incontro tra arte e la quotidianità che ha generato sorprese in ogni angolo: «Qui ci sono i cortili che sono anche luogo di socialità. Ma anche i negozi che raccontano le abitudini e la storia di speranza come il bar dei fratelli Nurzia, tra i primi a riaprire dopo la tragedia a dare conforto agli abitanti con il caffè e cornetto ogni mattina». E infilando il naso in molti di loro che hanno accettato di partecipare inseriti nella mappa si fanno tappe interessanti nell’arte contemporanea. Ancora una volta la forza di questa edizione è la possibilità di vedere opere nuove e studiate per il luogo. A partire da Gianni Caravaggio che in persona sventola una bandiera all’entrata del castello formata da teli che hanno il profilo e i colori delle montagne intorno; Maurizio Nannucci che ha creato uno striscione che vola nel cielo con la scritta Let’s talk about art a sottolineare quello che sta accadendo a L’Aquila ora; Darren Bader, con la galleria Franco Noero, che attraverso la sua performance genera l’interazione tra musica classica e rock; il pane “stampato” di Luca Trevisani, ogni giorno venduto da una panetteria locale. Paolo Icaro, grande esponente dell’Arte povera che in un cortile del Maxxi ha steso per terra una putrella di acciaio a spigolo che appoggia all’estremità su due cuscini che racconta il suo sogno per la ricostruzione di una città che ne ha ancora molto bisogno. «Questo è quello che mi ha trasmesso ancora L’Aquila». Che avrà la forza di farlo, come ha fatto fino a ora.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Ballad for Ten Trees, la performance di Massimo Bartolini a Venezia

Dieci sassofonisti per dieci alberi: Massimo Bartolini ci parla della performance al Parco Internazionale di Scultura di Villa FĂĽrstenberg, per…

11 Maggio 2024 14:43
  • Fotografia

Other Identity #111. Altre forme di identitĂ  culturali e pubbliche: Greta di Lorenzo

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identitĂ  visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

11 Maggio 2024 12:04
  • Arti performative

While we are here: il programma di Santarcangelo Festival 2024

Danze, riti funebri, rave e pratiche decoloniali e legate all’attivismo: dal 5 al 14 luglio 2024, va in scena la…

11 Maggio 2024 11:04
  • Arte contemporanea

Contemporanea Gallery Weekend, cosa vedere a Roma #2: dal Centro a Testaccio

Una serie di percorsi per scoprire, insieme ad Untitled Association, le mostre e i progetti piĂą interessanti durante i giorni…

11 Maggio 2024 10:00
  • Mostre

Riccardo Arena in mostra a Locarno con GERANOS, Planomenon Dance – Movimento II

Fino al 19 maggio Riccardo Arena espone al Museo Elisarion di Locarno il risultato di una ricerca iniziata nel 2021,…

11 Maggio 2024 9:00
  • Mostre

La figura e la vita di Plinio il Vecchio in un inedito racconto a Como

In occasione delle celebrazioni del Bimillenario Pliniano, fino al 31 agosto, l’ Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e…

11 Maggio 2024 0:02