Biennale d’Arte di Venezia 2024: Wael Shawky per il Padiglione Egitto

di - 15 Gennaio 2024

Ormai quasi tutti i Padiglioni più attesi hanno schierato le proprie carte sul tavolo della prossima Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, che aprirà dal 20 aprile al 24 novembre 2024: questa volta tocca all’Egitto, che porterà in Laguna uno dei suoi artisti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale: Wael Shawky. Nato nel 1971   ad Alessandria, città egiziana dove attualmente vive e lavora, Shawky presenterà in contemporanea, sempre a Venezia, una mostra personale, intitolata I Am Hymns of The New Temples, a partire dall’opera filmica girata tra le rovine dell’antica Pompei. L’esposizione  di Palazzo Grimani è curata da Massimo Osanna, Andrea Viliani e Gabriel Zuchtriegel ed è organizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei nel contesto del programma Pompeii Commitment. Nell’estate 2023, la sede di milano della Galleria Lia Rumma ha presentato parte del progetto in una mostra personale.

Wael Shawky, I Am Hymns of The New Temples, veduta della mostra, Galleria Lia Rumma, Milano, 2023

Attraverso film, performance e installazioni, mescolando verità e finzione, fiaba e filosofia, Shawky ha incentrato la sua ricerca sulle varie modalità della narrazione storiografica e sulle sue potenzialità estetiche e formali. Dopo aver trascorso la sua giovinezza in Arabia Saudita, Shawky è tornato in Egitto a 13 anni, si è formato negli Stati Uniti, all’Università della Pennsylvania, e oggi è considerato uno degli artisti più celebri dell’area mediorientale, in particolare per i suoi lavori sulla storia delle Crociate, fenomeno storico e sociale osservato da una prospettiva non eurocentrica. È il caso sua della trilogia cinematografica Cabaret Crusades, in cui l’artista prende come soggetto le complesse narrazioni storiche e sociopolitiche fiorite intorno alle guerre sante cristiane. La serie è iniziata nel 2010 ed è stata completata nel gennaio 2015, quando è stata presentata in anteprima al MoMA PS1 di New York.

Wael Shawky, I Am Hymns of The New Temples, veduta della mostra, Galleria Lia Rumma, Milano, 2023

Tra le altre opere sul tema dell’incontro tra culture europea e araba, anche Song of Roland: The Arabic Version. Presentata nel 2017, all’inaugurazione del Theater der Welt di Amburgo, in Germania, si tratta di una grande installazione musicale e teatrale che traduce il poema epico francese La Chanson de Roland in arabo classico, con le esibizioni di 25 cantanti fidjeri, un tipo di musica tradizionale cantata dai pescatori di perle del Golfo Persico. Nel 2016, Shawky ha esposto e al Castello di Rivoli di Torino, mentre nel 2015 è stato insignito del premio della Fondazione Merz. Uno dei suoi lavori più recenti, The Gulf Camp project: The Wall #2,discute la storia post-diciassettesimo secolo della penisola arabica ed è stato installato al museo M Leuven, in Belgio, nel 2022.

Wael Shawky, I Am Hymns of The New Temples, veduta della mostra, Galleria Lia Rumma, Milano, 2023

Le sue opere sono nelle collezioni di alcuni dei musei più importanti al mondo, come il MoMA – Museum of Modern Art di New York e la Tate di Londra. È rappresentato dalla Lisson Gallery, Barakat Contemporary, Galleria Lia Rumma e Sfeir-Semler Gallery.

Articoli recenti

  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30
  • Arte contemporanea

Il fine settimana di Art Days 2025: gli appuntamenti a Napoli e in Campania

Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…

5 Dicembre 2025 12:30