Emilia Tapprest e Victor Evink (Liminal Vision), Embodied Ambitopias, 2021, still. Courtesy lâartista
In occasione della 45ma edizione di Arte Fiera e di Art City Bologna 2022, Untitled Association propone una serie di quattro itinerari per consigliare a professionisti del settore, appassionati dâarte o semplici curiosi, alcune iniziative da non perdere, tra mostre del Main Program, musei e spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. In questo secondo giorno di Fiera, lâitinerario odierno (qui gli altri) ci porterĂ da Via San Vitale, in prossimitĂ della zona universitaria di Bologna, fino in centro, passando per Strada Maggiore, tra teatri, musei, gallerie e mostre di fotografia.
Cominciamo il percorso odierno dal Teatro San Leonardo, dove Adiacenze e DEMO Moving Image Experimental Politics presentano uno degli eventi principali del Main Program di Art City Bologna 2022: Zhouwei Network di Emilia Tapprest, in collaborazione con Victor Evink, a cura di Felice Moramarco. Zhouwei Network è un progetto interdisciplinare di worldbuilding che esplora la relazione tra datificazione, potere politico ed esperienze affettive individuali, utilizzando come paradigma fondamentale la nozione di âambitopiaâ: una forma dâimmaginazione speculativa che supera la dicotomia utopia-distopia. Per lâart week bolognese, Emilia Tapprest e Victor Evink presentano sotto forma di installazione video immersiva e live performance due iterazioni del progetto: Scent of Time ed Embodied Ambitopias. La prima di queste due è una performance di Polina Hordiievska, prevista in scena per oggi a partire dalle ore 18. Nel suo complesso, Zhouwei Network esplora alcune questioni fondamentali sollevate dalla mediazione digitale delle forme di vita umana, nella loro complessitĂ e molteplicitĂ , sia sul piano socio-politico, che estetico-affettivo.
A pochi passi dal teatro troviamo Atelier SĂŹ, la sede dellâomonimo collettivo focalizzata su dinamiche di sperimentazione, produzione e spazio pubblico, che ospita artisti e presenta opere, offrendo un confronto di pensieri ed esperienze estetiche. In occasione di Art City Bologna 2022 Atelier SĂŹ presenta Quinta Calma di Simone Pellegrini; una duplice proposta, consistente nella presentazione della nuova soluzione visiva della Porta del SĂŹ e in unâinstallazione visiva nella sala teatrale dellâAtelier. Nelle parole dellâartista: ÂŤQuesta scena che non svela mentre significa, messa in prospettiva nello spazio andato, è la quinta calma, contingentata, sgombra dâogni ombra in movimento. Quelli che verso di essa arretrano, approfittano della interioritĂ anteposta ammutolita, svuotata, per raggiungere lâultima superficie impura in sospensione e sottoporla a verifica. Raggiungere il fondo esotico, fare il punto su una distesa dissimile, essersi provati e svanireÂť.
Dalle ore 21, in occasione della Art City White Night, Atelier SĂŹ ospiterĂ , in collaborazione con Parsec il live Ombre Lunghe Live sense-less-ness, a cura di AliveLab, evento multiforme focalizzato sulla dimensione live della performance musicale e sui diversi gradi di sperimentazione con episodiche incursioni nei territori delle arti visive.
Usciti da Atelier SĂŹ, attraversiamo a piedi Piazza Aldrovandi in direzione di Strada Maggiore, per giungere al Museo Davia Bargellini, dove, fino al 25 settembre, è ospitata FRESCO, mostra di Davide DâElia a cura di Elisa Del Prete. Lâintervento dellâartista â che indaga la relazione tra passato e presente, storia dellâarte e arte contemporanea, pittura accademica e âgestoâ pittorico â è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri che ne dettano il percorso espositivo allâinterno del palazzo seicentesco dove è situato, raro esempio di collezionismo privato cittadino. La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da DâElia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti â Pensi di Todi, dimora cinquecentesca che si erge al centro della piazza principale della cittĂ umbra, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture della collezione. La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, Zero e Zero1, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo Paesaggio con figure di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII), esposte nella Sala 1. Zero e Zero1, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del Museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.
Restando su Strada Maggiore, ci muoviamo verso Spazio Labò, associazione culturale e centro multifunzionale con lâobiettivo di diffondere la fotografia contemporanea attraverso la curatela, la progettazione, lâorganizzazione e la promozione di iniziative culturali e mostre. Negli spazi espositivi dellâassociazione è in mostra Who is changed and who is dead di Ahndraya Parlato, a cura di Laura De Marco. Lâidea della mostra nasce dalla seconda monografia di Parlato, il libro âWho is Changed and Who is Deadâ pubblicato a luglio 2021 dallâeditore britannico Mack Books.
In questo volume, Parlato parte da due eventi fondamentali e fondanti della sua vita privata, il suicidio della madre e la nascita delle sue figlie, per costruire un progetto che esplora le contraddittorie e complesse sfaccettature della maternitĂ , del rapporto madre-figlia, e di uno dei temi fondamentali della vita di ogni essere umano: la fine della vita stessa. âWho is Changed and Who is Deadâ è un libro estremamente ricco e articolato che intreccia gli strumenti narrativi della fotografia e della scrittura creando una narrazione unica e un corpo di lavoro sfaccettato e profondo attraverso un magistrale utilizzo di generi e linguaggi.
A conclusione dellâitinerario odierno, ci dirigiamo alla volta della storica Galleria Deâ Foscherari, dove fino al 30 giugno è possibile visitare la mostra Etna, personale di Luigi Mainolfi. Da un estratto del testo di Enrico Camprini cogliamo lâessenza della mostra, la quale presenta la ricerca dellâartista, che ÂŤDa oltre quattro decenni, traccia un percorso delineando una riflessione sui fondamenti e le complessitĂ della pratica scultorea, sulle sue implicazioni profonde e la sua urgenzaÂť.
Adiacenze
Vicolo Santo Spirito, 1/B
+39 333 5463796
info@adiacenze.it
adiacenze.it
ART CITY Bologna 2022
Main Program
presso Teatro San Leonardo, Via San Vitale, 63
in collaborazione con DEMO Moving Image Experimental Politics
Zhouwei Network
Emilia Tapprest in collaborazione con Victor Evink, a cura di Felice Moramarco
> 15.05.2022
presso Teatro San Leonardo, Via San Vitale, 63
Scent of Time
Polina Hordiievska, concept di Emilia Tapprest e Victor Evink
14.05.2022, H 18:00 >
Atelier SĂŹ
Via San Vitale, 69
+39 329 0898744
info@ateliersi.it
ateliersi.it
Quinta Calma
Simone Pellegrini
> 15.05.2022
in collaborazione con Parsec
Ombre Lunghe Live sense-less-ness @ ART CITY WHITE NIGHT
A cura di LiveLab
14.05.2022, H 21:00 >
Museo Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
+39 051 236708
musarteantica@comune.bologna.it
museibologna.it/arteantica
FRESCO
Davide DâElia, a cura di Elisa Del Prete
> 25.09.2022
Spazio Labò
Strada Maggiore, 29
+39 351 5074890
info@spaziolabo.it
spaziolabo.it
Who is changed and who is dead
Ahndraya Parlato, a cura di Laura De Marco
> 16.07.2022
Galleria Deâ Foscherari
Via Castiglione, 2/B
+39 051 221308
galleria@defoscherari.com
defoscherari.com
Etna
Luigi Mainolfi, testo di Enrico Camprini
> 30.06.2022
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