Arte contemporanea in uno spazio insolito ma fino a un certo punto, perché ormai lo Studio Legale Iannaccone e Associati è diventato un punto di riferimento nel settore. Grazie all’attività di Giuseppe Iannaccone, avvocato specializzato in processi per reati fallimentari, societari e fiscali e appassionato collezionista d’arte, in particolare di quella degli anni tra le due Guerre e di quella contemporanea.
E grazie anche a IN PRATICA, progetto seriale promosso dalla Collezione Iannaccone e che, dopo lo stop di due anni imposto dalla pandemia, torna ad aprire la sede di Corso Matteotti 11, a Milano, a giovani artisti e curatori. Dopo le presentazioni di Davide Monaldi, Luca De Leva, Andrea Romano, Beatrice Marchi, un collettivo di dieci giovani artisti albanesi in collaborazione con ART HOUSE di Adrian, Melisa e Zef Paci e Cleo Fariselli, per l’ottavo appuntamento la Collezione Iannaccone presenta “Caos Calmo”, che vede coinvolti i giovani artisti Chiara Di Luca (Milano, 1996) e Aronne Pleuteri (Erba, 2001), con una mostra a cura di Daniele Fenaroli e Gloria Vergani.
E se nelle tappe precedenti i giovani artisti erano invitati a un confronto con i grandi maestri contemporanei della Collezione, questa volta Di Luca e Pleuteri dialogheranno con le opere della Collezione anni Trenta, ampliata con recenti acquisizioni. Abbiamo raggiunto Giuseppe Iannaccone per farci dire di più.
“Caos calmo” è l’ottavo appuntamento del progetto IN PRATICA. Come è nato questo progetto e che bilancio può farne fino ad ora?
«La nascita del progetto IN PRATICA prende vita dall’idea di sostenere i giovani artisti, specie quelli privi di una galleria di riferimento, così da farli conoscere agli appassionati d’arte. D’altro canto, volevo che, così come i giovani aspiranti avvocati svolgono la ‘pratica legale’ confrontandosi con gli avvocati più esperti, anche gli artisti prescelti per il progetto si disponessero a dialogare, a mettersi a confronto con le opere già presenti nella mia Collezione. Dopo le sue prime sette edizioni, In Pratica ha subìto un arresto nei due anni del COVID-19. Quest’anno, appena ho potuto, ho deciso di far ripartire l’iniziativa. Il bilancio del progetto In Pratica, nel suo complesso, è certamente positivo: ho visto artisti, che hanno partecipato ad IN PRATICA, proseguire poi la loro carriera artistica in modo eccellente».
Quali ritiene siano stati gli aspetti più interessanti emersi fino ad ora in merito al panorama dei giovanissimi artisti?
«Credo che sia proprio il panorama dei giovanissimi artisti uno degli aspetti più stimolanti nel mondo dell’arte. Al giorno d’oggi vi sono molti nuovi talenti, e scoprirli ma soprattutto riconoscerli è materia tutt’altro che semplice. Nel mio piccolo, realizzo una ricerca molto mirata e cioè’ cerco di valorizzare i giovani talenti che indagano l’animo umano con le sue gioie, i suoi dolori, i suoi capricci, i problemi sociali ed esistenziali».
Nella nuova mostra, “Caos calmo”, gli artisti sono invitati per la prima volta a relazionarsi con lavori già presenti in collezione, in questo caso con opere degli anni Trenta. Quali ritiene siano gli aspetti più rilevanti di questo dialogo?
«Solitamente, durante il progetto di IN PRATICA, gli artisti venivano chiamati a confrontarsi con le opere d’arte contemporanea facenti parte della Collezione. Per l’ottava edizione del progetto di IN PRATICA invece, abbiamo deciso di far dialogare due giovanissimi emergenti con alcune delle opere della mia raccolta degli anni ’30. La mia amatissima collezione storica parla molto, seppure in termini poetici e artistici, del tema della guerra, dei dolori, delle angosce che la seconda guerra mondiale comportò per gli italiani; mi sembrava opportuno che i nostri due giovani, Chiara Di Luca e Aronne Pleuteri, riflettessero su un tema purtroppo oggi così attuale».
Ogni appuntamento con IN PRATICA è affidato a curatori diversi, su quali caratteristiche della loro ricerca si basa la scelta?
«Non è esatto, il progetto In Pratica è sempre stato seguito da me e dal curatore della mia collezione. Questa edizione è infatti curata da Gloria Vergani e da Daniele Fenaroli attuali curatori della collezione. È importante che siano coloro che seguono tutto l’anno la collezione a curare il progetto, perché così è assicurata la continuità e la fedeltà alla poetica della mia raccolta».
Quali saranno i progetti futuri della Collezione Iannaccone?
«Ho un sogno nel cassetto che, per il momento, voglio tenere per me. Nel breve periodo, posso anticipare che ci sarà una grande retrospettiva, interamente dedicata alla Collezione Degli anni ‘30, alla Fondazione Carispezia di La Spezia nel dicembre 2022. Sono davvero molto eccitato per questo evento; in quella occasione esporremo molte opere di recente acquisizione e mai da me esposte prima».
Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…
L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…