Un ensemble fotografico per raccontare territori ai loro limiti – sia tangibili che
virtuali – e porre l’attenzione sul tema della diversità/identità, punto focale per una lettura il
più possibile comprensiva della società contemporanea. È quello proposto dall’artista Fabrizio Borelli, cogliendo lo spunto della ricorrenza dell’11 settembre, in una mostra ospitata dalla storica Galleria Forzani di Terni, dal titolo: “Confine 3 / September11 tra realtà e astrazione”, in programma dall’ 11 al 14 settembre 2020.
Inaugurato con “Confine 1 / storia di luci e di ombre” e arricchito della serie “Confine 2/
Europa, tra memoria e modernità Simboli e persone sulle tracce del Muro di Berlino”, il ciclo realizzato nel tempo da Borelli include anche 11 frames inediti, presentati per la prima volta al pubblico alla Galleria Forzani, che raccontano il disastro delle Torri Gemelle.
Negativi analogici 35mm, elaborati in digitale (stampe realizzate in copia unica, in collaborazione con Acsaf di Cesare Bossi – su carta Magnani emulsionata e successivamente patinata a cera): undici cariche e potenti schegge, provenienti da un’esplosione.
“Nelle immagini limite, contatto, crasi: la visione di una situazione reale – canto d’addio
di una guerra fisica, propria del secolo appena trascorso – è narrata nel linguaggio dell’astrazione, che allude a una guerra immateriale, propria di questo secolo”, scrive la curatrice, Maria Italia Zacheo. “Emerge nell’opera – e il contrasto cromatico rafforza – una dualità inquietante, propria di una sana tentazione critica”.
Il risultato, è una mostra suggestiva, in grado di toccare le giuste corde, attraverso una vibrante rappresentazione della realtà, artefatta, della nostra contemporaneità.
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