Gruppo di Rotanti sulle rive del Ticino, 1968 Fotografia Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas
Tra i Maestri più influenti della scultura contemporanea italiana e internazionale, è facile smarrirsi di fronte alle opere di Arnaldo Pomodoro. Polimorfe e monumentali, rigorosamente geometriche e visionarie, arcaiche e futuristiche, le sue sculture sono diffuse in tutto il mondo, dal Palazzo della Gioventù di Mosca, ai giardini del Palazzo delle Poste di Darmstadt, in Germania, fino al piazzale delle Nazioni Unite a New York e a quello della Farnesina a Roma. Pochi mesi fa, vi avevamo parlato della riapertura del Labirinto, uno dei luoghi più suggestivi di Milano, in via Solari 35. Ma oggi potremo comodamente orientarci grazie al nuovo Catalogue Raisonné dedicato alla scultura di Arnaldo Pomodoro, liberamente consultabile online, previa registrazione, aggiornato e con vari livelli di approfondimento.
Nato a Morciano di Romagna, il 23 giugno 1926, Arnaldo Pomodoro ha intrapreso la sua ricerca artistica all’inizio degli anni Cinquanta, partendo dalle ascendenze dell’Informale e approfondendo la sua cifra personale, non solo nella scultura ma anche in altri ambiti. Con Lucio Fontana e altri artisti fece parte del gruppo informale Continuità, attraverso il quale arrivò a sublimare un equilibrio, diventato poi elemento caratteristico, tra l’accentuato geometrismo delle superfici esterne e i complessi meccanismi interni delle opere. Tanti i materiali usati, come oro e argento per i monili, ferro, legno e cemento per le sculture monumentali, fino al bronzo, che diverrà la sua firma le opere monumentali. Pomodoro ha insegnato presso i dipartimenti d’arte di diverse università statunitensi, come quelle della California e di Berkeley.
Nel 1990 fondò il Centro TAM – Trattamento Artistico dei Metalli per la formazione dei giovani, istituito in collaborazione con il Comune di Pietrarubbia nel Montefeltro, dove ha passato gran parte della sua infanzia. Ha esposto al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, al Forte Belvedere di Firenze, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Marlborough Gallery di New York e alla Torre di Guevara di Ischia.
Nel 1990 è stato insignito del prestigioso Præmium Imperiale dalla Japan Art Association per la scultura, nello stesso anno in cui Federico Fellini lo vinse per il cinema ed il teatro. Ha ricevuto la Laurea in Lettere honoris causa dal Trinity College dell’Università di Dublino, mentre le scenografie di Nella solitudine dei campi di cotone, spettacolo di Bernard-Marie Koltè, ha vinto il Premio Ubu. Nel 1994 ha ricevuto il Premio della Presidenza del Consiglio dei ministri.
A dieci anni dalla pubblicazione del Catalogo ragionato della scultura in versione cartacea, il Catalogue Raisonné si pone come progetto in progress che, a partire dalla scultura, affronterà progressivamente, in apposite sezioni, tutte le classi di opere che Pomodoro ha sperimentato nel suo lavoro: disegni, multipli, gioielli, grafiche, studi progettuali, arti applicate, progetti scenici.
Un’amplissima sezione biografica, bibliografica e antologica, oltre che un ricchissimo apparato di immagini, consente di accedere a informazioni esatte e verificate su Pomodoro e a materiali documentari rari e di difficile reperibilità, attraverso diverse maschere di ricerca che offrono percorsi di lettura e di approfondimento multipli e perfettamente integrati. Strumento critico, oltre che di consultazione, il Catalogue Raisonné inserisce il percorso artistico di Pomodoro e il suo linguaggio espressivo all’interno delle vicende della scultura del Novecento.
Il progetto, che prevede uno sviluppo pluriennale e sarà costantemente aggiornato, è condotto dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro sotto la supervisione dell’artista e si basa su un programma articolato e personalizzato in Filemaker.
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