Dal 29 novembre 2024 al febbraio 2025, il Rothko Museum di Daugavpils, in Lettonia, ospiterà la personale di Ernesto Morales, artista argentino la cui ricerca esplora i temi della luce, dello spazio e della trasformazione. Con oltre 30 opere inedite, la mostra, intitolata The Beginning and the Light, si propone come un proseguimento ideale dell’arte del grande Mark Rothko, che proprio nella città lettone nacque, il 25 settembre del 1903.
Il Rothko Museum, situato nella fortezza storica di Daugavpils, è un centro multifunzionale per l’arte contemporanea e l’unico luogo in Europa orientale dedicato a Mark Rothko. Dal 2013, il museo promuove progetti per la valorizzazione del maestro dell’espressionismo astratto con un ricco programma di mostre temporanee.
Morals approfondisce qui temi già esplorati nella mostra Come fosse Luce, svoltasi nel 2023 nel Monferrato, dove il dialogo con l’opera di Lucio Fontana offriva una rilettura spazialista della pittura. Al Rothko Museum, Morales si misura con l’arte di Mark Rothko, evocando la dimensione spirituale e interiore che contraddistingueva le opere del maestro dell’espressionismo astratto.
Rothko non rappresentava direttamente la luce ma la evocava attraverso il colore. Le sue campiture vibranti, ottenute tramite sottili stratificazioni di pigmento, irradiano una luminosità interna, creando un’atmosfera meditativa e trascendente. Similmente, nella mostra Morales la luce viene intesa come forza creatrice e come elemento centrale dell’esperienza percettiva. L’interazione tra le opere e lo spazio espositivo diventa cruciale: il pubblico, muovendosi tra le sale, è chiamato a scoprire nuove dinamiche visive e a sperimentare un coinvolgimento emotivo diretto.
La pratica di Ernesto Morales si distingue per l’uso di pigmenti naturali e per una sensibilità che combina elementi visivi, simbolici e filosofici. Le sue tele indagano la capacità della luce di trasformare lo spazio e di influenzare la percezione dello spettatore. Le nuvole, elemento ricorrente nella sua produzione, diventano metafore di rinascita e mutamento, rappresentando un ciclo eterno di trasformazione che richiama l’origine dell’universo. Questa poetica si traduce in opere che oscillano tra silenzi opachi e luminosità vibranti, coinvolgendo lo spettatore in un’esperienza di crescita e rigenerazione visiva ed emotiva.
Nato nel 1974 a Montevideo, Morales ha iniziato il suo percorso artistico a Buenos Aires, trasferendosi in Europa nel 2006. Dopo un periodo a Parigi, ha stabilito il suo studio in Italia, prima a Roma e poi a Torino. La sua carriera è segnata da esposizioni in musei e gallerie internazionali, con mostre personali in Europa, America e Asia. Tra i suoi progetti più recenti si ricordano la retrospettiva Mindscapes a New York, nel 2019, e la mostra del 2023 Come fosse Luce, negli spazi della Crescentina, casa incastonata nelle campagne del Monferrato, comune italiano della provincia di Alessandria.
Con The Beginning and the Light, Morales prosegue la sua indagine sul dialogo tra pittura, luce e percezione, offrendo una riflessione sulla connessione intima tra opera e osservatore. «La pratica artistica di Ernesto Morales, profondamente radicata nella letteratura, nella filosofia e nella scienza, si occupa dei temi della trasformazione e del cambiamento nel mondo naturale», scrive Maris Cacka, curatore e direttore del Rothko Museum, nel testo critico che accompagna la mostra. «Il suo fascino risiede nelle sfumature della percezione visiva della natura recepite dell’occhio umano, in particolare sotto l’effetto della mutevolezza della luce».
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