Katharina Grosse intreccia moda, arte e tecnologia, all’Espace Vuitton di Venezia

di - 28 Aprile 2022

Nello spazio espositivo della Fondation Louis Vuitton di Venezia, dove si trova anche una istallazione permanente di Daniel Buren, moda, arte e architettura coniugano creatività e tecnica, gesto artistico e tensione estetica, come dimostra la grande opera ambientale Apollo, Apollo (2021) di Katharina Grosse (1961) ospitata nell’Espace veneziano di proprietà di Bernard Arnault. Grosse presenta un ambiente cangiante, luminescente, ispirato alla rifrazione della luce sulla Laguna, inscenato da una grande tela, una sorta di arazzo-quinta teatrale, dal soffitto al pavimento. Una pittura riflettente, scolpita in maglia metallica che avrebbe conquistato Mariano Fortuny, sulla quale è stata stampata l’immagine delle sue mani scattate durante l’atto creativo e dagli effetti formali luminescenti, in cui il suo corpo si fonde con la materia, all’insegna di una fluidità cromatica affascinante. La mostra, curata da Claire Staebler, rientra nel ciclo di eventi artistici realizzati dalla Fondation Louis Vuitton, dal titolo “Beyond the Walls”.

Katharina Grosse, study for Apollo, Apollo, 2021. Ph. Daniela Görgens

In quest’opera, materiali, immagini, fotografia, pittura e spazio si fanno trama di una trasfigurazione dell’evanescenza dell’acqua di Venezia, della sua trasparenza e insieme opacità, lasciando filtrare la luce. Il fine è creare una soglia immaginaria e invitare lo spettatore a varcare il mondo reale per immergersi in quello onirico, nella profondità dell’immaginazione, dove tecnologia e potenzialità di colori accesi alterano la percezione dello spazio.

Ha dichiarato l’artista: «Un quadro è semplicemente uno schermo tra il pittore e lo spettatore dove ognuno può seguire i processi del pensiero che prendono forma sulla tela, studiandoli da diversi angoli e punti nel tempo. Un quadro permette di osservare i residui del mio pensiero». I suoi residui sono colori performanti che, anche grazie alla scelta di materiali innovativi, tracciano architetture illusive. Nel drappeggio della rete, l’osservatore attento potrà cogliere la propria immagine riflessa, quasi distorta, in un colore liquido.

Il titolo dell’opera potrebbe essere soggetto a diverse interpretazioni. Una lettura mitologica che vede la profetessa Cassandra invocare il nome di dio per essere stata da lui stesso condannata a non essere mai creduta. Oppure, l’artista allude all’omonimo programma spaziale americano che, nel 1969, portò l’uomo sulla Luna, alla conquista dello spazio. Ma poi, perché dare una spiegazione a questa opera, che supera la barriera tra pittura e architettura in cui tutto si fa “scultura” dell’illusione? Lasciamoci dunque trasportare dalle oscillazioni tra superficie, trama, immagine e oggetto, ordine e disordine, distruzione e creazione, tensione e rilascio, movimento e contemplazione. È dell’artista l’obiettivo di sorprenderci. Sappiamo che «La pittura balza in una dimensione sconosciuta della realtà, presente come una casa, versatile come uno spirito», racconta l’autrice. E noi la seguiamo.

Dopo Venezia, il 4 maggio Katharina Grosse inaugurerà due grandi installazione ambientali che interagiscono con l’architettura della Fondation Vuitton di Frank Gehry a Parigi, all’insegna del dialogo tra le arti che rispecchia gli obiettivi del conglomerato del lusso LVMH, che include brand di nazionalità diverse, come, ad esempio, gli italiani Bulgari e Fendi.

Jacqueline Ceresoli (1965) storica e critica dell’arte con specializzazione in Archeologia Industriale. Docente universitaria, curatrice di mostre indipendente.

Condividi
Tag: Bernard Arnault biennale d'arte di venezia Claire Staebler fondazione louis vuitton installazioni Katharina Grosse louis vuitton venezia

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30