Luca Gioacchino di Bernardo, Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden – Galleria Tiziana di Caro

di - 12 Ottobre 2022

Quale nemico migliore del fuoco, per la carta. Eppure inizia proprio così, dal titolo quasi mefistofelico, l’esposizione di Luca Gioacchino di Bernardo alla galleria Tiziana di Caro.
“Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden” è quasi una premessa o forse più una promessa, quella di una mostra che sfida il tempo, che si prende gioco del mistero ma che, in fondo, sembra celare un messaggio di verità nel profondo. I dettagli prima di tutto, viene da pensare, guardando i motivi labirintici accuratamente tracciati dell’artista, che nelle opere in mostra sembra dare libero sfogo a una personale narrazione al confine tra passato, presente e futuro.

Luca Gioacchino di Bernardo, Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden – Galleria Tiziana di Caro

Nella prima sala, il fuoco del passato viene rivelato dalla presenza di una stufetta sovietica, unico oggetto insolito in mostra che contiene, preserva, anela al suo ruolo di conduttore di energia. Ma non è una miccia che arde al suo interno, bensì un disegno che aspetta trepidante, di essere trovato. Osservandolo, sembra di esser davanti a un test di Rorschach, al punto che sembra sia lui a studiare chi lo guarda. Eppure non c’è che lui, un cigno finemente disegnato, con il mistico fascino della sua forma simbolica, racchiusa in quella antica della stufetta, a fare da tramite nel metro di spazio che ci separa dal disegno orizzontale di una chiave avvolta, come immersa in un tempo remoto.

Questo sentimento di perdita è un innesco, appunto, che trova forza nel grande disegno della seconda sala, realizzato con un inchiostro giapponese che imita le forme di un albero – una betulla? – si sviluppa dal basso per poi propagarsi nei tortuosi quanto ruvidi fasci del presente.

Luca Gioacchino di Bernardo, Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden – Galleria Tiziana di Caro

Di fronte al grande disegno, un libro d’artista riproduce un unico esemplare del 1743, dal titolo La guerra agli alberi. Nel frammento si fa riferimento a una “bislacca teoria infernale” attribuita a un misterioso autore con cui l’artista decide di entrare in contatto, cancellando, sovrascrivendo e commentando con vena parodistica i suoi contenuti alchemici.

C’è un che di scientifico e in parte di horrorifico nella minuzia dei dettagli disegnati da Di Bernardo, che quasi simula un compendio di neuroanatomia. Le radici dalle cerebrali forme svastiche sembrano, in realtà, tessere una trama più fitta, destinata a imbrigliarsi con la figura simbolica della scorticata, in cui l’artista riconosce l’evento, a lungo trattato nella storia dell’arte, del peccato originale e la cacciata dall’Eden. Una visione fiamminga desaturata, che sembra comporre, ancora una volta, un disegno nel disegno, il simbolo nel segno.

Perciò, cosa ci attende? Di Bernardo sembra presagire, al limite del beffardo, un futuro, forse ai più incomprensibile, racchiuso nelle carte dei tarocchi della terza e ultima sala. Ma, forse, il suo è solo un gioco, un “invito al viaggio” per rivivere, come dei funamboli, gli equilibri instabili dell’umano.

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18