Coimbra (c) Coimbra City Council
Manifesta approda a Coimbra: sarà la storica città portoghese, sede di una delle università più antiche d’Europa, ad accogliere la 17ma edizione della Biennale europea itinerante, che si svolgerà nel 2028. L’annuncio è stato dato ufficialmente dal Ministero della Cultura, della Gioventù e dello Sport del Portogallo. Manifesta 17 sarà la prima edizione della biennale a svolgersi in Portogallo e il protocollo d’intesa tra tutti i partner sarà firmato ufficialmente nel settembre 2025.
Fondata negli anni Novanta da Hedwig Fijen, Manifesta si distingue per la sua natura nomade: ogni due anni cambia città, costruendo un programma espositivo e partecipativo che dialoga con le specificità urbane, storiche, culturali e sociali del luogo ospitante. A Coimbra, la biennale sarà realizzata in collaborazione con il Comune, l’Università e la biennale locale Anozero, guidata da Carlos Antunes, promotore dell’iniziativa.
«Accogliere Manifesta rappresenta un’opportunità unica di trasformazione culturale», ha dichiarato il sindaco José Manuel Silva. «La città si prepara a diventare un centro di creazione contemporanea e riflessione europea, rafforzando la partecipazione civica e lo sviluppo sostenibile». Tra i luoghi simbolici coinvolti ci sarà Rua da Sofia, arteria rinascimentale iscritta nella lista UNESCO insieme al complesso universitario, che diventerà uno degli assi principali della manifestazione.
Coimbra, con la sua ricca eredità medievale e la vitalità intellettuale che la distingue da secoli, accoglie così la sfida di immaginare nuovi scenari culturali insieme a Manifesta. Un ruolo chiave sarà giocato dal Círculo de Artes Plásticas de Coimbra – CAPC che, fondato nel 1958, rappresenta la più antica istituzione portoghese dedicata all’arte contemporanea e negli anni ha ospitato importanti rassegne, come la stessa Anozero.
Intanto proseguono i preparativi per Manifesta 16, che si terrà nella regione della Ruhr in Germania dal 21 giugno al 4 ottobre 2026. Dopo le tappe mediterranee e balcaniche, la biennale sceglie un contesto post-industriale emblematico, segnato da un imponente passato manifatturiero e oggi al centro di progetti di riconversione e rigenerazione urbana. Come da tradizione, Manifesta si costruirà attraverso un percorso partecipativo, in dialogo con le comunità locali, per riflettere sulle nuove forme di abitare e progettare collettivamente il futuro.
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