Medusa con la testa di Perseo: la scultura di Luciano Garbati a New York fa discutere

di - 13 Ottobre 2020

Povera Medusa: prima violentata da Poseidone in uno dei templi di Atena, poi trasformata in mostro anguicrinito dalla stessa Dea, indignata dall’atto sessuale. Quindi decapitata da Perseo che, non contento, era solito portare in giro la macabra testa, per sfruttarne il potere pietrificante. Il mito è stato tramandato in varie versioni, alcune decisamente discordanti, soprattutto sui motivi della metamorfosi di Medusa in Gorgone ma l’epilogo cruento è sempre lo stesso, ripreso dalla storia dell’arte nel motivo dell’eroe maschile con il trofeo femminile. Questa l’interpretazione, un po’ psicanalizzata, che l’artista italo-argentino Luciano Garbati ha tentato di capovolgere nella sua Medusa With the Head of Perseus, scultura il cui titolo già dice molto, che è stata esposta in questi giorni nel parco proprio a ridosso della New York County Criminal Court, tribunale diventato uno dei luoghi simbolici del movimento #metoo e nel quale sono stati processati diversi casi di abusi di alto profilo, come quello dell’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein.

Reminiscenze classiche

L’opera, in realtà risalente già al 2008 e vagamente ispirata alla famosissima scultura manierista di Benvenuto Cellini, in piazza della Signoria a Firenze, è stata presentata da Garbati in collaborazione con MWTH – Medusa With The Head, movimento fondato dalla fotografa Bek Andersen, con l’obiettivo di ripensare le narrazioni ormai consolidate e il loro ruolo nella trasmissione della cultura. In effetti, difficile trovare qualcosa di più radicato nella struttura del pensiero occidentale, della mitologia greca.

E così, come un cupo presagio nei confronti degli uomini in attesa di processo nelle aule della Criminal Court, questa volta è Medusa a mostrare la testa di Perseo, che ha le fattezze dello stesso artista. Una reminiscenza caravaggesca anche se, in quell’illustre caso, si trattava di Giuditta e Oloferne, manifesto antelitteram del Girl Power. «Come può essere possibile il trionfo se stai sconfiggendo una vittima?», ha dichiarato Garbati.

La Medusa di Luciano Garbati non pietrifica le polemiche

La scultura, che è diventata rapidamente virale sui social media, non ha mancato di accendere le polemiche, da una parte e dall’altra. Anzi, più dall’altra. Alcuni hanno contestato il fatto che un artista maschio sia stato incaricato del progetto, criticando il lavoro come una cooptazione del movimento #MeToo. Altri hanno suggerito che, per portare la giustizia contemporanea nella mitologia classica, Medusa avrebbe dovuto spiccare la testa del suo stupratore, cioè Poseidone, non l’uomo che, in seguito, l’avrebbe uccisa.

In molti poi hanno notato l’apparente mancanza di peli pubici – una caratteristica associata a fantasie erotiche di predominio maschile –, in una modellazione che, per il resto, sembra essere improntata al realismo. In effetti, a onor di mito, anche il pube di Medusa dovrebbe essere anguicrinito. E anche il corpo stesso è stato accusato di eurocentrismo e di stereotipia: «Questa è una donna glabra, magra, con caratteristiche eurocentriche, realizzata da un uomo», ha scritto un utente su Twitter. «#Metoo è stato iniziato da una donna nera ma la scultura di un personaggio europeo, realizzata da un uomo, è un commento centrato?», ha commentato l’attivista femminista Wagatwe Wanjuki.

courtesy of MWTH Project

L’opera sarà esposta dal 13 ottobre 2020 al 30 aprile 2021, al Collect Pond Park, in Center Street, Lower Manhattan.

Visualizza commenti

  • Medusa era giĂ  una Gorgone. Le gorgoni sono tre: lei e le due sorelle. Almeno per Graves

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi piĂą interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30