Flavio Favelli trasforma le bottiglie degli Spirits Montenegro in un’opera d’arte

di - 11 Maggio 2022

Amaro Montenegro, Vecchia Romagna, Select, Rosso Antico, Coca Buton, Oro Pilla e Grappa Libarna. Sono le bottiglie iconiche del brand Gruppo Montenegro, che hanno accompagnato i nostri momenti, quelli più esuberanti e quelli di riflessione, in compagnia di parenti, amici, sconosciuti incontrati per caso ma anche nel nostro tempo privato. E in occasione di ART CITY Bologna 2022, queste bottiglie di Montenegro sono diventate un’opera d’arte unica, curata da Flavio Favelli, per l’installazione “Nuova Mixage”, presentata all’interno del Bar Vittorio Emanuele, locale storico nel cuore di Bologna.

Tra tradizioni liquoristiche e rituali sociali, simboli e brand, ciascuno di quei nomi rappresenta una parte importante e trasversale di storia italiana, tra dimensione individuale e scala collettiva, memoria e ricordo. Temi e termini sui quali Flavio Favelli ha concentrato gran parte della sua ricerca artistica, in particolare in opere come “Gemini Hall” un bar pensato appositamente per lo spazio fiorentino Cango, sede di residenza della compagnia Virgilio Sieni. Nello specifico, quello del bancone da bar è uno dei topos dell’arte di Favelli, che realizzò il primo per la sede del Link, lo storico club di Bologna, in via Fioravanti.

“Nuova Mixage” si presenta come una composizione di 45 bottiglie storiche di alcuni dei più significativi brand di Gruppo Montenegro, alla scoperta della storia dell’industria del design applicato alla cultura degli Spirits. Da un lato, dunque, la tradizione, rappresentata dal territorio bolognese, dove si svolgerà tutto il programma di mostre ed eventi di ART CITY Bologna 2022, nonché luogo d’origine di Gruppo Montenegro e di alcuni dei suoi principali brand.  Dall’altro lato, il concetto di evoluzione, esplicitato tramite la forma e l’estetica che le bottiglie portano con sé, elementi spesso non esaltati o nascosti dietro alle etichette.

«L’opera “Nuova Mixage”, creata nel 2020, si presenta come un progetto installativo volto a raccontare l’evoluzione stilistica di alcune bottiglie storiche dei brand iconici di Gruppo Montenegro, esaltandone forma e colore, elementi spesso nascosti dalle etichette, qui rimosse», ha spiegato Favelli. «Una nuova e inedita rappresentazione che si comunica attraverso l’assemblamento delle bottiglie prescelte: oggetti che appartengono ai ricordi del mio passato, presenze ineffabili, portatrici di simboli e ideali di civiltà in continua evoluzione. L’opera è un diverso punto di vista su tutto questo».

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