Premio Casoli 2023: Claire Fontaine realizzerà un’opera sull’empowerment femminile

di - 26 Aprile 2023

Claire Fontaine ha vinto il Premio Ermanno Casoli 2023, uno dei riconoscimenti più significativi nel settore dell’arte contemporanea in Italia, arrivato alla 21ma edizione e promosso dall’omonima Fondazione, nata nel 2007 in memoria di Ermanno Casoli, fondatore di Elica, azienda leader mondiale nella produzione di sistemi aspiranti da cucina. Proseguendo il suo impegno nel “saper fare”, con una inclinazione partecipativa e condivisa, la Fondazione Casoli ha concepito il Premio come una commissione affidata, di volta in volta, a un artista, incaricato di realizzare un’opera d’arte permanente in un’azienda del gruppo, prevedendo la partecipazione attiva delle persone che vi lavorano.

«Credo fortemente nella capacità dell’arte di fornire uno sguardo alternativo e originale. Con Claire Fontaine, vincitrice del Premio Ermanno Casoli 2023, riusciremo a guardare alcuni temi di grande attualità sotto punti di vista non convenzionali», ha dichiarato Francesco Casoli, Presidente di Elica. Il Premio viene infatti attribuito a quegli artisti che, nella loro ricerca, mostrano una particolare sensibilità ai temi sociali e politici, in cui la relazione e la condivisione del lavoro diventano elementi essenziali della progettazione, prevedendo un periodo più o meno lungo di residenza nelle aziende coinvolte. «Tramite la collaborazione con la Fondazione Ermanno Casoli, intitolata a mio padre, cerchiamo sempre di trasmettere lo sguardo innovativo dell’arte nella quotidianità e nell’approccio delle nostre persone per creare ogni giorno qualcosa di unico», ha continuato il Presidente.

Artista collettiva fondata a Parigi nel 2004 da Fulvia Carnevale e James Thornhill, Claire Fontaine lavora sulle questioni dell’autorialità, del femminismo e della sovversione dell’immaginario collettivo, rielaborando e mettendo in crisi iconografie familiari e stereotipi normativi, in una pratica neo-concettuale. Tra i linguaggi esplorati, il video, la scultura, i testi luminosi spesso in neon, la pittura e la scrittura sia letteraria che saggistica.

«Claire Fontaine ha da sempre unito la riflessione teorica alla pratica artistica e il suo lavoro rappresenta un unicum nel mondo dell’arte contemporanea», ha dichiarato Marcello Smarrelli, Direttore Artistico della Fondazione Ermanno Casoli. «Il suo impegno nella rilettura e nella trasmissione dei testi chiave di Carla Lonzi, Lea Melandri e Silvia Federici si accompagna a una pratica che mette in discussione la questione dell’autorialità rielaborando iconografie tratte dall’immaginario collettivo. Il duo, che si definisce “un’artista ready-made”, rifiuta il culto del genio individuale, ponendo l’accento sull’importanza fondamentale della cooperazione. L’indagine sull’attualità viene condotta tramite l’utilizzo di vari media, in particolare il neon, la scultura, la fotografia che, occupando lo spazio pubblico, acquistano la potenza comunicativa di un manifesto. La poetica di Claire Fontaine, sfruttando parole e immagini espressive, dialoga in maniera critica con il sistema politico, economico e culturale contemporaneo creando uno spazio di libertà che risveglia la coscienza individuale».

Partendo da queste considerazioni, Claire Fontaine è stata invitata a realizzare un’opera per l’headquarter di Elica a Fabriano che, come caratteristico del Premio Ermanno Casoli, sarà il frutto di una residenza da parte degli artisti e di un processo di relazioni e interazioni con le persone che lavorano in azienda. Il momento centrale sarà costituito da un workshop rivolto ad un gruppo di 30 donne che rivestono ruoli manageriali all’interno di Elica. Le partecipanti, ispirate dal confronto con Claire Fontaine e con l’aiuto di alcuni testi illuminanti del femminismo, saranno chiamate a esprimersi sul tema dell’empowerment femminile con l’obiettivo di sottolineare il valore che ciascuna di esse porta ogni giorno nella dimensione lavorativa e familiare. L’intento è quello di mettere in evidenza le difficoltà e la pressione sociale delle donne che ricoprono ruoli di responsabilità, nel compito di conciliare gli aspetti lavorativi con quelli personali.

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