Primitivo, Simone Cametti – Shazar Gallery

di - 22 Gennaio 2021

Il 16 gennaio si è tenuto l’opening di primitivo, personale di Simone Cametti, negli spazi della Shazar Gallery, nel cuore del quartiere Montesanto a Napoli.
Dopo la personale di Lello Lopez, la Shazar ospita un altro percorso di riflessione sullo Spazio e sulle sue diverse possibilità di interpretazione e rappresentazione. Stavolta l’esposizione è stata curata da Valentina Muzi insieme all’artista Simone Cametti, nell’occasione co-curatore.

Simone Cametti, dalla serie Primitivo

Varcando la soglia, l’attenzione è subito catturata dalla installazione ben visibile dalla vetrina della galleria: uno stralcio cartografico, con un sentiero illuminato da tubi led, evidentemente eradicato e trasportato nelle due casse di legno poggiate sul pavimento.
Si tratta di un’opera in cui lo spazio viene ridotto ai segni convenzionali minimi – una linea per indicare un sentiero di collegamento tra due bivacchi pur non essendoci riferimenti – facendo sì che i rimandi evocativi degli elementi scelti per l’opera, come la foto di un rifugio abbandonato, siano ancora più potenti.
La relazione tra luogo e sentiero è al centro di primitivo: in questo caso, il sentiero non è guida ma possibilità di perdere i punti di riferimento così da scoprire e definire nuovi percorsi e nuovi spazi. Proprio con questa possibilità si sono confrontate le due giovani artiste Francesca Cornacchini e Chiara Fantaccione le quali, in occasione di una residenza artistica, hanno avuto modo di elaborare le due opere in esposizione alla Shazar. Nel lavoro della Cornacchini, lo spazio trova ancora una volta espressione in modo quasi essenziale mediante la delimitazione di un rifugio con un’asta metallica curva, quasi a simulare un antro; la Fantaccione, invece, mette al centro la ritualità attraverso un’installazione audio-video in cui al centro c’è la contrapposizione tra luce e buio.
È tanta la curiosità di conoscere la storia dei bivacchi in cui sono state elaborate le opere in esposizione, gli stessi protagonisti di Bivacchi (2019), due rifugi tra i Monti della Laga riqualificati attraverso questa azione artistica. Non bisogna dimenticare però, che primitivo è un invito al disorientamento, al perdersi per ritrovare nuovi tracciati privi di coordinate.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Milano Cortina 2026: il programma di arte, design e sport per Casa Italia

In vista delle Olimpiadi Invernali 2026, Casa Italia, lo spazio di rappresentanza per atleti e delegazioni, aprirà al pubblico con…

29 Dicembre 2025 18:53
  • Progetti e iniziative

Nasce la Loffredo Foundation, la nuova realtà che mette insieme inclusione e arte

È stato presentato al Palazzo Reale di Napoli il programma della neonata Loffredo Foundation, una realtà impegnata nell’arte e nella…

29 Dicembre 2025 17:50
  • Design

Libri, mostre e pratiche sperimentali: che anno è stato il 2025 per il design

Dalle riedizioni di Gio Ponti alle pratiche radicali su Taranto, passando per libri, mostre e progetti che interrogano il ruolo…

29 Dicembre 2025 17:27
  • Beni culturali

Il Grand Egyptian Museum di Giza rivuole il busto della regina Nefertiti

L’apertura del Grand Egyptian Museum riaccende la richiesta di restituzione del busto di Nefertiti dal Neues Museum di Berlino: promosse…

29 Dicembre 2025 15:11
  • Mercato

Il Signore degli Anelli fissa un nuovo record d’asta

Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…

29 Dicembre 2025 12:45
  • Progetti e iniziative

Humans, quando gli oggetti diventano un ricordo: la mostra a Campobasso

Al Circolo Sannitico di Campobasso, nell’ambito del festival Welcome Home, un progetto espositivo di Mino Pasqualone ridà voce ai ricordi…

29 Dicembre 2025 12:30