La Quadriennale di Roma per Gian Maria Tosatti: il programma 2022-2024

di - 7 Marzo 2022

Si è tenuta questa mattina, all’Acquario Romano, la conferenza stampa dedicata al programma 2022 – 2024 della Quadriennale di Roma che, come noto, sarà diretta da Gian Maria Tosatti. Una nomina che ha fatto discutere anche in relazione alla proclamazione dell’artista come unico rappresentante del Padiglione Italia per il 2022, come ha ricordato lo stesso Presidente della Quadriennale, Umberto Croppi, in sede di presentazione.

Ma l’occasione era rivolta alle novità per il triennio 2021 – 2024 de La Quadriennale, tutte tese a configurare il ruolo e la posizione dell’Istituzione romana come ente di ricerca. Tosatti ha iniziato la sua conferenza facendo riferimento alla tremenda situazione dell’Ucraina e sottolineando la capacità e la forza della cultura, come unico strumento capace di combattere o prevenire la guerra.

Cosa vedremo alla Quadriennale, da Panorama ai Quaderni d’arte

Nel triennio 2022-2024, il budget complessivo della programmazione si attesta su 1 milione e 500mila Euro. L’avvio e lo sviluppo delle attività nel 2022 e nel primo semestre 2023, sotto l’insegna dei 95 anni di Quadriennale (1927-2022), hanno potuto contare, in occasione del 150mo anniversario della proclamazione di Roma capitale d’Italia, su un contributo di 600mila Euro della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. A questi si aggiungono 180mila euro di risorse proprie dell’Istituzione.

Ma cosa vedremo alla Quadriennale? Innanzitutto un nuovo sito online istituzionale dove tutto il programma sarà disponibile. Arriviamo dunque al cuore dei progetti pensati per i prossimi tre anni: un direttore, dicevamo, e 22 curatori. “Panorama” è un progetto di monitoraggio diffuso della scena artista italiana, con un densissimo programma di studio visit, circa 30 ogni mese, suddivisi per tutta l’Italia. I curatori coinvolti in Panorama sono, per il nord Italia, Giacinto Di Pietrantonio, Francesca Guerisoli, Paola Nicolin, Roberta Tenconi, Riccardo Venturi; per il centro Italia, Lara Demori, Nicolas Martino, Angel Moya Garcia, Marco Scotti, Marco Trulli; per il sud Italia, Daniela Bigi, Marcello Francolini, Lorenzo Madaro, Chiara Pirozzi, Alessandra Troncone.

“Quaderni d’arte italiana” sarà invece una rivista trimestrale, diretta da Tosatti ovviamente, coadiuvato da figure curatoriali di alto profilo, che sarà pubblicata in lingua italiana e inglese. La redazione è composta da Nicolas Ballario, Francesca Guerisoli, Nicolas Martino, Attilio Scarpellini, Andrea Viliani.

Altro progetto a cui Tosatti tiene molto, come ha tenuto a ricordare, è la creazione del network universitario, uno strumento di incentivazione della ricerca sull’arte contemporanea, che prevede la pubblicazione delle migliori tesi realizzate in arte contemporanea e una borsa di studio dedicata all’arte del XXI secolo. Chissà come mai non si è pensato anche a una collaborazione con le Accademie, soprattutto in un momento come questo, in cui cambi generazionali stanno dando nuova linfa a questa istituzione, fino a poco tempo fa abbastanza ingessata.

Digitale e mostre, per un’arte italiana a 365 gradi

Una sezione a sé viene dedicata all’arte digitale, campo che merita un’attenzione particolare, ha sottolineato ancora Tosatti. Previsto un programma di mostre mensile (ancora non è dato sapere dove), con un focus dedicato agli artisti italiani, con massimo tre opere esposte, accompagnate da una serie di saggi commissionati a importanti critici.

Particolare attenzione  ai giovanissimi italiani. “Arte italiana a 365 gradi” sarà una raccolta di testi critici selezionati tra tutti quelli più interessanti scritti nell’anno in corso. Da questi verranno estratti punti salienti che saranno ordinati in una specie di indice. Ci saranno sei saggi di “navigazione” come chiamati da Tosatti.

A settembre si terrà “Festival”, un festival di parole e di confronto sui temi affrontati dalla Quadriennale. Si cercherà di capire come l’arte la cultura possano essere utili: «Inviteremo personaggi italiani di diverse professionalità a parlare. La Quadriennale deve essere una struttura dialettica».

Porta Aperta

Ci sarà poi modo per analizzare e approfondire tutto ma, probabilmente, il progetto più interessante è quello chiamato “Porta Aperta”, una possibilità di candidarsi per ogni singolo progetto, aggiungendosi agli artisti o ai curatori già al lavoro. Una alternativa, una possibilità di inserirsi nelle maglie della struttura della Quadriennale, in maniera assolutamente democratica, presentando appunto un progetto di mostra o un progetto artistico.

Infine, la Promozione internazionale. Tosatti afferma: «Non Faremo meccanismi di bandi per l’estero. Invece importante sarà la creazione di rete di rapporti e di conoscenza dell’arte italiana». Ultimo progetto presentato è L’Archivio Biblioteca della Quadriennale – ArBiQ, una nuova piattaforma archivistica, dove troveremo contenuti riguardati gli argomenti della digitalizzazione, della schedatura e del restauro.

Un accenno finale viene fatto da Umberto Croppi sull’Arsenale Clementino, da tempo oggetto di lavori di riqualificazione per la conversione in uno spazio culturale e sede della Fondazione, che però sembra ancora in fase di stallo. I progetti sulla carta sembrano interessanti, capaci di dare nuova vitalità al mondo dell’arte contemporanea ma vedremo, nella realtà dei fatti, cosa si riuscirà a realizzare e in che modo. Attendiamo fiduciosi.

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  • Interessante la presentazione del programma, ma come si può partecipare e come si fa a proporre i propri progetti?

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