Fondaco Radials_immagine
Il Collettivo Sbagliato, creato nel 2011 da tre architetti e designer romani, ha firmato RADIALS, un’installazione site specific che sarà visitabile fino al 10 novembre al Fondaco dei Tedeschi di Venezia.
Due lavori, due declinazioni della stessa idea artistica. Creare varchi inaspettati all’interno dell’ordine rigido delle architetture, ci fa domandare, quanto è labile e soggettiva la realtà in cui viviamo?
Ed è proprio questa la domanda che il collettivo romano vuole far sorgere con il loro progetto artistico che nasce dal desiderio di generare un’interferenza nel tessuto urbano, creando “varchi” all’interno dell’ordine rigido composto dalle architetture. «L’errore visivo dato da un elemento ha la proprietà di esistere realmente, anche se non è effettivamente presente in quel momento», spiegano gli artisti. «Nel caso in cui il fruitore capisca l’inganno potrebbe innescarsi in lui una successione di stati di animo contrastanti. Non vorremmo che chi abbia incontrato il nostro lavoro metabolizzi immediatamente l’intento, vorremmo che si innescassero una serie di domande sempre più approfondite sul cosa comporta la scelta di aprire un vuoto prima impensabile.»
La loggia d’acqua dell’imponente edificio del Fondaco dei Tedeschi, che chiude il vasto portico sul Canal Grande con cinque arcate a tutto sesto, viene ripresa e moltiplicata. Si genera così una prospettiva quasi infinita: una vertiginosa mise en abyme degli elementi architettonici della loggia disorienta lo spettatore, lo stupisce, stravolge la sua percezione dello spazio, riuscendo a fondere i confini tra finzione e realtà. Un’installazione che alternando immagini di pieni e i vuoti inventa nuovi passaggi, dialogando silenziosamente con il passato, quando gli affreschi di Giorgione decoravano tutta la facciata.
Sulle pareti del quarto piano, invece, la corte interna viene decontestualizzata. Gli archi, colorati di blu, si muovono sinuosi come sommersi dall’acqua, messi in risalto dai riflessi del celo che si intravedono attraverso il velario. Lo spazio in questo modo si trasforma in un luogo onirico, il cui sottofondo è la musica, scelta dagli artisti, composta dal duo di musicisti elettronici LF58, conosciuti in particolare negli ambienti della musica sperimentale. Una ricerca la loro che inizia nel 2015 e che li ha portati ad esplorare le possibilità sonore offerte dalla musica elettronica, cercando di trovare la combinazione perfetta tra anima e macchina.
Ecco che lo spettatore viene attratto dai misteriosi varchi che gli permettono di scegliere di rimanere sospeso tra ciò che esiste e ciò che potrebbe essere o decidere di attraversare e abbandonarsi ad una realtà differente.
Negli ultimi anni Sbagliato ha partecipato a molteplici manifestazioni di arte pubblica tra cui Life Is Beautiful di Las Vegas, L’ALT!rove Festival di Catanzaro, il Cheap Festival di Bologna, il Memorie Urbane Street Art Festival di Gaeta e realizzato interventi in giro per il mondo. Nel 2012 presenta la sua prima mostra personale alla 999Contemporary di Roma e l’anno seguente viene selezionato per il progetto Collicola On The Wall a Palazzo Collicola, Arti Visive Museo di Spoleto, dove realizza un’installazione permanente. Nel 2015 espone alla storica Galleria Toselli di Milano e alla mostra collettiva itinerante Eterotopia, presentata a Palazzo Fazzari, a Catanzaro e all’Ex Dogana di Roma, dove nel 2016 partecipa al progetto espositivo Il Paradiso Inclinato, a fianco a nomi quali Alighiero Boetti e Sol LeWitt. Il 2021 vede il collettivo romano protagonista del progetto Frammenti di Polonia per l’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, Nel 2022, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sbagliato partecipa al progetto di arte pubblica Strade Future e alla personale Metamask per Varsi Art &Lab.
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