Suggestioni notturne a Pompei

di - 10 Agosto 2021

È aperta la stagione estiva degli eventi serali al Parco archeologico di Pompei con un ampio elenco di appuntamenti che hanno luogo da giugno a ottobre 2021. Essi comprendono tutti i siti del Parco, proponendo tematiche suggestive, iniziative diversificate e visite guidate, attraverso percorsi accessibili con ingresso contingentato, fino a esaurimento posti.

Il programma a Pompei è iniziato il 24 giugno con la quarta edizione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, attraverso cinque classici teatrali messi in scena al Teatro Grande. Vi sono Resurrexit Cassandra di Ruggero Cappuccio con Sonia Bergamasco e la regia di Jan Fabre; Pupo di Zucchero, di Emma Dante; Il Purgatorio. La notte lava la mente, con regia di Federico Tiezzi; Quinta Stagione, di Franco Marcoaldi con Marco Baliani e la suggestiva scena d’arte contemporanea di Mimmo Paladino fino a La Cerisaie/Il Giardino Dei Ciliegi, con la straordinaria compagnia diretta da Tiago Rodrigues e una magistrale Isabelle Huppert, definita “la migliore attrice del ventunesimo secolo”.

“Quinta stagione” di Franco Marcoaldi, diretto e interpretato da Marco Baliani, con scena d’arte contemporanea di Mimmo Paladino.Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei. Fotografia di Ivan Nocera

“Quest’anno quello che è ormai diventato un tradizionale appuntamento viene arricchito dalla collaborazione con il Teatro Mercadante che, attraverso una prestigiosa rassegna di drammaturgia antica, si inserisce in modo naturale nello spazio delle scene di Pompei”, afferma Massimo Osanna, Direttore Generale Soprintendenza Pompei. In collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival, sono inoltre previste visite teatralizzate dei siti esterni, lunghe quarantacinque minuti, con gruppi da massimo venti persone, nell’ambito del progetto di valorizzazione Campania by night, a cura della Scabec, società regionale dei beni culturali.

Il tema prevalente tratta la figura femminile nell’antichità, partendo da attività e attitudini di donne locali fino ai grandi esempi storici, come la romana sacerdotessa di Venere Eumachia, a cui è stato eretto nel I secolo d. C. un edificio nel Foro, e la dea Fortuna, a cui è stato dedicato il tempio vicino, finanziato da Marco Tullio.

“Mai come questa volta tornare a teatro segna un possibile ritorno alla vita. Mai come adesso il teatro è il luogo cui è delegata la possibilità di raccontare le mutazioni di cui non siamo ancora consapevoli, e Pompei è lì a testimoniare, emblematicamente, in ogni sua singola pietra, l’istante cruciale, il prima e il dopo della nostra storia di uomini”, afferma Roberto Andò, Direttore del teatro di Napoli.

Una proposta multipla di visita a gruppi da dieci persone, si effettua a partire dal 3 luglio con la Notte Europea dei Musei, un’iniziativa ministeriale di apertura serale in luoghi culturali che, dalle ore 20 alle 23, consente una passeggiata e spiegazione da parte del personale nell’area monumentale del Foro. Sarà possibile effettuare, come fattore aggiuntivo, una visita gratuita ai depositi di Pompei ospitati negli antichi granai, consentendo per la prima volta di poter contemplare la tipologia di materiali del luogo, a livello qualitativo e quantitativo.

È possibile accedere gratuitamente dalle ore 20 alle 23, tutti i venerdì e sabato dal 9 al 31 luglio, a Villa San Marco a Stabia, alla Villa di Poppea a Oplontis, ai suoi affreschi di esempio trompe-l’oeil e agli elementi architettonici che sono parte del Patrimonio dell’UNESCO. Si può visitare la Villa Regina a Boscoreale, come rappresentazione di civiltà agricola, e il Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi – Reggia di Quisisana. Tale riapertura notturna è prevista nuovamente il 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.

Dal 6 al 28 agosto è possibile visitare anche il Tempio di Giove, il Macellum, il Tempio di Apollo, la Basilica e il Tempio di Venere, dal quale si potrà entrare all’interno del museo archeologico Antiquarium, recentemente inaugurato nel suo allestimento rinnovato.

“Nel celebrare e far rivivere al pubblico l’unicità e la sacralità di questi luoghi, Pompei ancora una volta si profila come laboratorio di arte e cultura, palcoscenico del mondo aperto alla tradizione e all’innovazione”, conclude Massimo Osanna.

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