Un nuovo laboratorio tecnologico apre a Singapore e inaugura con Olafur Eliasson

di - 20 Dicembre 2025

Il Padimai Art & Tech Studio, hub sperimentale di arte e tecnologia di Singapore, è un laboratorio artistico che si colloca nell’intersezione tra arte contemporanea, pratica sociale e tecnologie immersive. È stato inaugurato al Tanjong Pagar Distripark con l’installazione Your view matter di Olafur Eliasson, opera che utilizza la realtà virtuale per «imparare a vedere in modo diverso, coinvolgendo non solo il corpo ma anche la mente. Un mezzo per l’autoconsapevolezza» come ha affermato l’artista all’inaugurazione, in un talk con il fondatore Vignesh Sundaresan.

Padimai Art & Tech Studio

«Lo Studio è sede di residenze, mostre e incontri che intendono approfondire il rapporto tra pratiche artistiche e nuove tecnologie per creare formati sperimentali, lontani dai modelli istituzionali convenzionali» ha aggiunto Sundaresan, conosciuto anche come Metakovan, architetto blockchain e collezionista d’arte digitale e di NFT, tra cui l’opera dell’artista americano Beeple per 69,3 milioni di dollari dalla prestigiosa casa d’aste Christie’s. «Ho deciso di fondarlo per accogliere artisti internazionali come Olafur Eliasson e creativi locali, in modo tale da ampliare l’offerta culturale dell’hub culturale e tecnologico di Singapore. Il sistema economico della città-Stato è composto dallo sviluppo di applicazioni di IA, start-up dinamiche, e sandbox normativi favorevoli ad accogliere investimenti esteri. Ma a mio avviso non vi era un luogo per l’innovazione artistica digitale, in cui esplorare idee che non seguono sistemi commerciali e istituzionali. Noi di Padimai pensiamo alla tecnologia sia come dispositivo creativo, un mezzo che consente agli artisti e alle comunità di conservare e condividere il proprio lavoro servendosi di un archivio blockchain che raccoglie visioni soggettive in una rete decentralizzata» precisa Sundaresan.

Padimai Art & Tech Studio

L’installazione Your view matter (che esiste anche come NFT) è composta da diversi visori VR che permettono ai fruitori di navigare in sei ambienti geometrici composti da una sequenza di cinque solidi platonici (tetraedro, cubo, ottaedro, icosaedro, dodecaedro) e una sfera, le cui pareti si muovono e si distorcono a seconda dell’angolo con cui vengono osservate. Ogni ambiente è animato da pattern moiré – interferenze ottiche attivate dai movimenti dei partecipanti – accompagnati da una colonna sonora minimalista composta dallo stesso Eliasson. L’opera è stata commissionata da Sundaresan, realizzata in collaborazione con la start up londinese Acute Art. Era stata presentata a Palazzo Strozzi a Firenze nella personale di Eliasson, ma a Singapore ogni visore è installato in un’arena di quattro metri di diametro che permette ai visitatori di muoversi liberamente nello spazio.

Olafur Eliasson and Vignesh Sundaresan at Padimai Art & Tech Studio

«Il cosmic noise che si sperimenta con i pattern moiré è un omaggio e una riflessione sul romanzo Flatlandia: Racconto fantastico a più dimensioni scritto da Edwin A. Abbott. Anche se è stato scritto alla fine del 1800, il romanzo è attuale, mette in scena un mondo in cui non bisogna dare nulla per scontato, in cui bisogna continuare a cercare e a interrogarsi» ha affermato Olafur Eliasson. Your view matter si inserisce pienamente nella pratica artistica Eliasson che esplora cicli e ritmi di elementi naturali servendosi anche di dispositivi tecnologici. Penso ad opere come la ipnotica The Weather Project installata nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra nel 2003, e a Symbiotic seeing presentata al Singapore Art Museum lo scorso anno, in cui laser nascosti nelle pareti di una stanza buia proiettavano fasci di luce colorata sulla nebbia rilasciata periodicamente nell’aria. Vortici, correnti e volute di nebbia in miniatura si alternavano sopra le teste dei visitatori, reagendo al loro calore corporeo e al loro movimento, coinvolgendoli direttamente nella produzione dell’ambiente circostante. E anche a Wunderkammer realizzata in realtà aumentata, presentata alla High Line di New York nello stesso anno. Your view matter è visitabile fino al 31 marzo 2026.

Olafur Eliasson, Your view matter, Octahedron

Sundaresan, che al momento preferisce non svelare dettagli sulla programmazione futura, racconta a exibart di non essere interessato solo all’arte digitale. «Apprezzo molto la musica minimalista di Steve Reich, e la musica classica, penso alle note come dei codici. Una sinfonia può durare diverse ore, ma è composta solo da sette notte che vengono ripetute e declinate nei modi più diversi. Altrettanto significativo è per me il lavoro di Alfredo Jaar, ho visto il suo lavoro a Berlino, lo seguo online, mi piacerebbe molto lavorare con lui in futuro» conclude.

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