Un polo d’arte contemporanea permanente, nel deserto dell’Arabia Saudita

di - 30 Marzo 2020

Dopo la chiusura di Desert X Al-Ula, la RCU – Royal Commission for Al-Ula ha dichiarato l’intento di trasformare l’evento temporaneo in una esposizione permanente. Desert X Al-Ula è il titolo della mostra svoltasi – tra diverse polemiche – nella zona nord-ovest dell’Arabia Saudita, dal 31 gennaio al 7 marzo, una tappa speciale della cosiddetta “biennale del deserto”, la cui prima edizione si tenne nel 2017, nella Coachella Valley, nel sud della California, dove tornerà nel febbraio 2021.

L’esposizione fa parte di un più ampio piano di sviluppo per proteggere e preservare il sito di Al-Ula, noto anche come la Petra del deserto dell’Arabia saudita. La RCU aveva pianificato la riqualificazione dell’area con la costruzione di un complesso museale con gallerie e spazi espositivi all’aperto, atto a mantenere frequentato lo straordinario patrimonio della zona che ospita, tra l’altro, l’antica città di Mada’in Salih, il primo sito Patrimonio dell’UNESCO dell’Arabia Saudita.

Zahrah Al Ghamdi

90mila sono stati i visitatori della mostra, nel corso della sua durata di circa cinque settimane (qui il nostro reportage dal deserto). Il direttore artistico Neville Wakefiel per l’organizzazione dell’evento si è avvalso dell’aiuto di due co-curatori sauditi specializzati in arte contemporanea, Raneem Farsi e Aya Alireza. Tutte le opere esposte sono state realizzate per dialogare con il particolare paesaggio desertico e riflettere sulla storia dell’area. Fra gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa, vi è lo studio di Copenaghen Superflex, l’artista americana Lita Albuquerque e l’artista saudita Nasser Al Salem. Gli artisti provenienti dall’Arabia Saudita e dalle regioni circostanti sono stati invitati dall’organizzazione di Desert X a esporre le proprie opere alla prossima esposizione organizzata in occasione del Coachella Valley che si svolgerà in California nel 2021.

El Seed, Mirage

Tra le installazioni più iconiche dell’esposizione vale la pena ricordare Mirage, dell’artista franco-tunisino El Seed. L’opera si ispira alle suggestioni tratte dalle antiche rotte commerciali che interessavano il deserto di Al-Ula, assumendo la funzione di vero e proprio miraggio. L’installazione, percorribile dagli spettatori, si configura come una pila confusa di lettere beige appartenenti all’alfabeto arabo. L’utilizzo di tonalità tenui si ricollega all’esigenza di fondere l’opera con il paesaggio circostante, incrementando l’illusione ottica.

L’arista saudita Rashed Al Shashai ha invece realizzato con pallet di plastica, usati per il trasporto merci, un’installazione dalla struttura piramidale. L’opera intitolata A concise Passage, vuole rappresentare Al-Ula come centro per lo scambio di idee piuttosto che per i beni.

Wakefield ha sottolineato come in questo momento, gli artisti «hanno consapevolmente gravitato verso il remoto come mezzo per abbattere i muri – fisici, esperienziali ed economici – delle istituzioni a cui si sono sentiti legati…la globalizzazione ci ha lasciato una percezione radicalmente alterata del mondo. L’universo potrebbe essersi contratto ma i muri culturali rimangono».

Condividi
Tag: arabia saudita Aya Alireza desert x Desert X Al 'Ulà El Seed Lita Albuquerque Nasser Al Salem Neville Wakefiel Raneem Farsi Rashed Al Shashai Superflex

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Biennale d’Arte: colori dal mondo ai Giardini, tra installazioni e padiglioni

Dall’intervento del collettivo brasiliano MAHKU, al Padiglione di Sol Calero, fino alla scultura del designer giapponese VERDY per Swatch: le…

7 Maggio 2024 17:43
  • Premi

Mellone Art Prize, a Milano la mostra dei dieci artisti finalisti

Al Museo Leonardo da Vinci di Milano, la mostra dei dieci artisti finalisti della seconda edizione del premio istituto per…

7 Maggio 2024 16:43
  • Architettura

Intelligens: presentato il tema della Biennale di Architettura 2025

Carlo Ratti ha presentato il titolo e il tema della 19ma Biennale di Architettura di Venezia, che aprirà a maggio…

7 Maggio 2024 13:43
  • Attualità

Me Too: L’Origine del Mondo di Courbet imbrattata al Pompidou Metz

Due attiviste di Me Too imbrattano cinque opere d’arte, tra cui L’origine del Mondo di Gustave Courbet e Genital Panic…

7 Maggio 2024 10:31
  • Mostre

Lucas Memmola, pittura tra i meandri del contemporaneo: la mostra alla Galleria Tiziana Di Caro, Napoli

Negli spazi della Galleria Tiziana Di Caro, a Napoli, va in scena il compendio pittorico di Lucas Memmola, una rivisitazione…

7 Maggio 2024 10:00
  • Attualità

Cultura, 13 milioni di Euro assegnati senza bando: in Sicilia è protesta

Leggi ad hoc per finanziare i progetti speciali dei pochi, soliti noti: 103 realtà siciliane della cultura, rappresentate da Gli…

7 Maggio 2024 8:57