Un team tutto al femminile per Skulptur Projekte Münster: sarà infatti il collettivo curatoriale WHW – What, How & for Whom a curare la sesta edizione di quella che è una delle manifestazioni di arte contemporanea pubblica più importanti al mondo, che si svolgerà nel 2027 nella città tedesca di Münster. Ivet Ćurlin, Nataša Ilić e Sabina Sabolović hanno fondato il collettivo a Zagabria, in Croazia, nel 1999 e attualmente risiedono tra Zagabria, Vienna e Berlino. È la prima volta che la manifestazione, lanciata per la prima volta nel 1977 e a cadenza decennale, sarà curata da donne.
Per garantire la legittimità del nuovo incarico, gli sponsor di Skulptur Projekte, l’Associazione regionale della Vestfalia-Lippe (LWL) e la città di Münster in qualità di ospitanti, hanno consultato circa 120 esperti che hanno presentato proposte a un comitato di ricerca internazionale composto da Christine Litz, Nora Sternfeld, Hamza Walker, Hermann Arnhold, Dora Garcia, Anh-Linh Ngo e Zdenka Badovinac. Dopo il processo di nomina, il comitato organizzativo ha accettato la raccomandazione che WHW venisse nominato nuovo direttore artistico di Skulptur Projekte.
Sottolineando la propria identità di ex cittadini della Jugoslavia, il collettivo ha affermato di avere «Uno stretto rapporto con la guerra e il genocidio» e di essere ispirato dalla resistenza dei partigiani jugoslavi antifascisti per ottenere «Diritti indiscussi per tutti». Nel clima teso che si respira in Germania, dopo la lunga serie di scandali e di casi di censura che hanno flagellato l’ultima edizione di Documenta a Kassel, queste dichiarazioni hanno generato una forte eco.
«In un clima di paura e autocensura causato da linee guida politiche, le istituzioni tedesche hanno disinvitato o non invitato artisti, teorici, musicisti, registi, che ritengono possano essere colpevoli di avere opinioni inaccettabili», hanno affermato le curatrici in una dichiarazione, citando «Un attacco senza precedenti alla cultura e all’autonomia culturale», che colpisce artisti ebrei, artisti palestinesi, artisti musulmani e coloro che esprimono solidarietà. «Ci rifiutiamo di ritirarci nel silenzio quando vediamo accadere queste cose e quindi lavoreremo a Münster per fornire uno spazio in cui tutte le voci possano essere ascoltate», ha promesso WHW.
«In che modo l’arte nello spazio pubblico oggi può affrontare in modo significativo la fragilità della democrazia, dell’ecologia e della vita comune? Può rafforzare il rispetto reciproco e l’indipendenza? Come possiamo riformulare la rivendicazione pedagogica che Skulptur Projekte ha avuto sin dai suoi inizi? Queste sono le domande che caratterizzeranno il nostro percorso curatoriale nei prossimi tre anni», hanno spiegato le curatrici.
Dal 2003 WHW gestisce il programma della Gallery Nova, una galleria di proprietà della città di Zagabria. Nel 2018 ha lanciato un programma di studio internazionale indipendente per artisti emergenti chiamato WHW Akademija, con sede a Zagabria. Da giugno 2019 a giugno 2024, Ivet Ćurlin, Nataša Ilić e Sabina Sabolović sono state le direttrici artistiche della Kunsthalle di Vienna. Tra i vari progetti curati, la mostra Collective Creativity, nel 2005, alla Kunsthalle Fridericianum di Kassel, il padiglione della Croazia alla 54ma Biennale di Venezia nel 2011, e l’11ma edizione della Biennale di Istanbul, nel 2009.
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