Dopo gli episodi alla Kelvingrove Art Gallery di Glasgow e alla National Gallery e alla Royal Academy of Arts di Londra, continuano le manifestazioni di protesta e disobbedienza civile nei musei, portate avanti dai movimenti ambientalisti riuniti sotto la rete internazionale “Just stop oil”, questa volta in Italia. Due attivisti del collettivo “Ultima Generazione” hanno incollato le proprie mani al vetro protettivo che ricopre la Primavera di Botticelli, conservata alle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Con loro, anche una terza persona, che riprendeva l’azione e aiutava a srotolare uno striscione sul pavimento del museo. L’azione è stata simile a quella avvenuta nei musei del Regno Unito, in quei casi si trattava di tre suggestive pitture di paesaggio, Peach Trees in Blossom, di Vincent van Gogh, Thomson’s Aeolian Harp, di William Turner, e The Hay Wain, di John Constable, oltre che dell’Ultima Cena di Giampietrino. Tutte opere in qualche modo legate ai temi al centro della campagna di protesta.
«Al giorno d’oggi è possibile vedere una primavera bella come questa? Incendi, crisi alimentare e siccità lo rendono sempre più difficile», si legge sulla pagina Instagram del collettivo. «Abbiamo deciso di usare l’arte per trasmettere un messaggio d’allarme: stiamo andando verso un collasso ecoclimatico e sociale. Dobbiamo agire ora e dobbiamo farlo insieme. Quante opere d’arte potranno esserci in un futuro devastato?».
I tre attivisti, un uomo di 20 anni e due donne di 29 e 27 anni, erano entrati agli Uffizi intorno alle 10:30, con regolare biglietto, quindi, dopo aver messo in atto l’azione, sono stati allontanati in modo brusco dal personale di sicurezza del museo. I tre sono stati condotti dai carabinieri per effettuare tutti gli accertamenti e procedere all’identificazione. Per loro, prevedibilmente, scatterà la denuncia per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e deturpamento o imbrattamento di cose. Non c’è stato alcun danno alle opere d’arte. Da parte del Museo non è arrivata nessuna comunicazione.
Da Ultima Generazione fanno sapere che la campagna continuerà a fare pressioni sul governo, affinché venga presa seriamente in considerazione una politica in grado di fronteggiare «Il collasso climatico e sociale in atto». Le azioni continueranno «All’interno dei nostri musei, dove milioni di turisti approderanno per apprezzare l’inestimabile patrimonio artistico», si legge nel comunicato del collettivo.
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