Rothko, Grey, Orange on Maroon, No. 8. (Source: Aad Hoogendoorn / Museum Boijmans Van Beuningen)
Un bambino in visita con la famiglia al Depot Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, il primo deposito museale d’arte accessibile al pubblico, ha danneggiato Grey, Orange on Maroon, No 8, importante opera del maestro dell’Espressionismo Astratto Mark Rothko, lasciando piccoli graffi sulla superficie pittorica nella parte inferiore della tela. Secondo il quotidiano AD, il valore del dipinto è stimato intorno ai 50 milioni di euro.
Il museo ha confermato i danni, specificando che si tratta di segni superficiali. La pittura non era protetta da uno strato di vernice finale – come spesso capita nelle opere di Rothko – e adesso sarà necessario un delicato intervento di restauro per riportare la tela alla sua integrità formale. Il Boijmans non ha rilasciato informazioni sulla stima dei danni e sui costi della riparazione, inoltre ha deciso di non diffondere immagini del danno.
Ironia della sorte, Rothko è uno degli artisti più ambiti sul mercato: la sua Orange Red Yellow (1961) fu battuta all’asta da Christie’s nel 2012 per la cifra stratosferica di 86,8 milioni di dollari. Eppure, la sua pittura resta un’esperienza intima, fondata su sfumature e tensioni interiori.
Non è la prima volta che un’opera d Rothko subisce danni dal pubblico. L’episodio più eclatante è avvenuto il 7 ottobre 2012 alla Tate Modern di Londra, quando l’artista e attivista russo-canadese Vladimir Umanets imbrattò con un pennarello nero l’opera Black on Maroon (1958), parte della serie commissionata per il ristorante Four Seasons a New York e poi donata dallo stesso Rothko alla Tate.
Umanets firmò anche il suo gesto, aggiungendo la frase “A potential piece of Yellowism”, in riferimento a un vago movimento pseudo-artistico da lui co-fondato. Il gesto fu largamente condannato: Umanets venne arrestato, condannato a due anni di carcere e il dipinto fu sottoposto a un restauro durato 18 mesi. Il danno aveva colpito direttamente lo strato di pittura originale, rendendo l’intervento estremamente complesso.
Anche senza coinvolgimenti del pubblico, un’altra opera di Rothko ha dovuto affrontare importanti sfide conservative. I pannelli scurissimi e meditativi, installati nella Cappella commissionata dai filantropi Dominique e John de Menil a Houston, esposti a luce naturale, hanno mostrato alterazioni cromatiche nel tempo. Negli anni 2000 e successivamente nel 2019-2021, alcuni di essi sono stati oggetto di approfonditi studi, che rivelano quanto sia fragile la superficie pittorica dei lavori dell’artista, specie quando non verniciati.
Ma l’episodio di Rotterdam ha avviato una riflessione più ampia anche sulla crescente apertura dei depositi delle collezioni museali. Per esempio, a Londra, il Victoria and Albert Museum è pronto a inaugurare questo mese il V&A East Storehouse, un gigantesco deposito visitabile che ridefinisce l’idea stessa di museo. «Come influenzerà questo evento le altre istituzioni che stanno aprendo i propri archivi al pubblico?», si chiede Jonny Helm, direttore marketing della britannica Plowden & Smith, storica azienda di restauro, in un’intervista alla BBC.
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