La straordinaria luce di Vermeer, l’assoluta attenzione alla resa dei particolari, persone, volti, corpi e cose immersi in una irreale immobilità ed in cristallino biancore. Tutto nel padiglione olandese, davanti alle opere di Liza May Post ispira silenzio e concentrazione, o più propriamente contemplazione. Contemplazione è la parola adatta, la condizione più appropriata per la giusta comprensione dell’artista. Immaginate una stanza spoglia, dai muri scrostati, il pavimento di paglia e terra.
assolutamente nulla. L’occhio si perde nella studiata simmetria nella composizione, nella purezza delle forme, nel calibrato accostamento cromatico, anche se il soggetto della composizione è una donna inginocchiata, di spalle su un marciapiede (Place 1998).
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Paola Capata
Visitato il 6.6.2001
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raccontato così questo padiglione sembrerebbe davvero splendido...