Una
piacevolissima occasione per conoscere l’attività trascorsa di un autore e
nello stesso tempo scoprirne le reazioni a un preciso invito, nel confronto con
quadri del passato, una serie di scelte – poche, discrete, preziose – che a
loro volta sono sorprese per i visitatori “tradizionali” della Pinacoteca.
Ne La casa di Anita, singoli elementi
acquistano speciale, commossa energia comunicativa in sfondi di grande
chiarore, una scarpa o un busto ortopedico,
tendono a creare straniamento allo sguardo, come per alcune vecchie foto
appoggiate al pavimento di granito o una borraccia argentea rovesciata:
immagini-ricordo di una casa che andava svuotandosi, finito il tempo di chi l’aveva
vissuta, perduto il senso di quelle memorie concrete.
Diverse le
ricerche geometriche, i rapporti tra le forme, come in Alterazione del quadrato, ma anche Anamorfosi, e per Casa
Barcella la serie di nove lumache scompaiono nell’immagine a fianco,
lasciando solo le tracce del loro stare. Belli i due antichi volti “vintage” da
esposizione in vetrina e di affascinante teatralità il ciclo delle Riflessioni, corpi di marmo su sfondo
nero e linee sottili di luce come laser. E nel gruppo di Interni, l’iperrealismo si coniuga a figure evanescenti, ombre,
corpi come fantasmi.
All’ingresso
della Pinacoteca – per il percorso storico – una serie di differenti nuche si
sovrappongono alle opere che i diversi soggetti stanno osservando. Si devono
quindi scoprire i piccoli segnali che indicano gli altri interventi di Cresci,
ingrandimenti (il chiodo del Cristo, la cornice, i tessuti, il sangue in fondo
alla croce…), ma anche creazioni autonome, come l’Ostensione Ipad con fuoco o inserimenti che meravigliano, come il
grande Rosone non euclideo. Spaesamenti.
Questo viaggio di
conoscenza di Mario Cresci non si conclude a Bologna. Successive tappe sono già
in calendario, a Roma, Attraverso la
traccia (marzo/maggio 2011), e a Matera, Attraverso l’umano (giugno/settembre 2011).
articoli correlati
Cresci
a Milano
Alla
Gam di Torino
valeria ottolenghi
mostra visitata il 13 gennaio 2011
dal 19 novembre 2010 al 31 gennaio 2011
Mario Cresci – Forse fotografia
a cura di Luigi Ficacci
Pinacoteca Nazionale
Via delle Belle Arti, 56 – 40126 Bologna
Orario: da martedì a domenica ore 10-19
Ingresso: intero € 6; ridotto € 4
Info: tel. +39 051420941; sbas-bo@iperbole.bologna.it;
www.pinacotecabologna.it
[exibart]
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…