Categorie: Danza

Corpo per raccontare, parola per morire: Alan Lucien Øyen al Torinodanza

di - 13 Novembre 2022

Alcune caratteristiche di lavoro come il collaborare in stretto rapporto con i danzatori, attingendo alle loro storie personali ed elaborando dei testi, per arrivare a trovare una verità, una sincera espressione della realtà umana attraverso la costruzione della pièce; e inoltre, l’essere stato il primo coreografo chiamato per una creazione dal Wuppertal Tanztheatre, lo hanno fatto paragonare all’erede di Pina Bausch, un’etichetta senz’altro non applicabile perché unico e inimitabile rimane il teatrodanza della mitica Pina. Parliamo del coreografo, regista e drammaturgo norvegese Alan Lucien Øyen, di cui ugualmente tessiamo le lodi per la sua personale cifra coreografica. Che include la parola.

Alan Lucien Øyen © Mats Backer

Parlano mentre danzano, i suoi interpreti, anche in “Story, story, die” (Storia, storia, muori) spettacolo in prima nazionale che ha chiuso il festival Torinodanza. Lo spettacolo attinge ad alcune riflessioni sul bisogno che abbiamo di ricevere rispetto e approvazione attraverso la manipolazione di noi stessi e della realtà, quello che il sociologo Erving Goffman chiama “presentazione di sé”. Raccontiamo bugie, cambiamo espressione, opinione, per sentirci riconosciuti socialmente, amati, considerati. Come non pensare all’uso dei social media attraverso i quali ci presentiamo? Chi siamo veramente e cosa mostriamo al mondo? In scena tutto questo diventa un gioco di dinamiche costantemente mutevoli, veloci, come nelle stories di instagram o di tik-tok.

Alan Lucien Øyen © Mats Backer

Con improvvisi cambi di musica, di luci e di atmosfere, come nei ciak di un film le storie di ciascuno iniziano e si interrompono con lo stop imposto da qualcuno che indica altri racconti, altri take da avviare riformulando le azioni e gli stati d’animo. Tra un movimento e l’altro misto ad assoli, duetti, sequenze di gruppo, si pongono continue domande (“Come va la tua vita?”, “Sei felice?”…), considerazioni, riflessioni anche di cattivo gusto. Il flusso di parole iniziali che si odono, dicono l’ossessione di cosa si vorrebbe dall’altro, le aspettative, le pretese, e le contraddizioni dell’animo umano: “Guardami, desiderami, abbracciami, odiami, nascondimi, provami, fidati di me, seguimi, ingannami, odiami, tienimi, ammirami, amami, amami, amami”.

Alan Lucien Øyen © Mats Backer

Si parla e si danza innescando relazioni fatte di incontri casuali, di tenerezze, aggressioni, ascolto, attenzioni amorevoli, inseguimenti con un megafono, scatti d’ira, brama di possesso, sogni ad occhi aperti. Si entra e si esce da una porta, si usano sedie, e soprattutto si invade lo spazio vuoto animato da continue sequenze di corpi espressivi ed estremi nel piegarsi, contorcersi, incepparsi, scivolare fluidi, agire convulsamente, sfidare la gravità. È finzione o realtà l’apparizione inquietante di un uomo, ora dolce ora aggressivo, con indosso un costume da orso, con stampato un grande cuore? O quella di un altro danzatore che viene dipinto di nero e sul corpo con il disegno di uno scheletro, poi vestito con un corpetto rosso e manipolato come un giocattolo in una danza corale? Sono molte le suggestioni, le immagini generate dalle storie che si avvicendano nello spettacolo di Lucien Øyen, forse troppe per riuscire a lasciarci un forte segno.

Alan Lucien Øyen © Mats Backer
Alan Lucien Øyen © Mats Backer

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18