Categorie: Design

A Milano, la libreria Corraini +121 si trasforma in uno spazio dedicato a Bruno Munari

di - 6 Ottobre 2023

A Milano, Corraini Edizioni ha trasformato la ormai fedele libreria di quartiere in via Savona 17/5, Libreria exTemporanea 121+, in uno spazio dedicato interamente all’artista e designer Bruno Munari (Milano, 1907-1998). Dopo 14 anni dall’apertura della libreria pop-up, temporanea, che doveva rimanere aperta solo 121 giorni ma è diventata un punto culturale di riferimento per il quartiere di porta Genova, lo spazio cambia completamente pelle, Corraini mette un “punto e a capo” per dare vita ad un luogo nuovo. Un luogo di scoperta, un tentativo per immergersi nel “mondo Munari”, un invito a rimanere curiosi e in contatto con la nostra parte creativa, il nostro essere bambini.

Spazio Munari palesa lo stretto legame che vi era tra “l’artista totale” e l’editore. Una sinergia palpabile che si manifesta già dal piccolo logo che accompagna ogni pubblicazione Corraini. È proprio di Munari il logo realizzato per la casa editrice, un lavoro grafico che parte dalla riprogettazione di un disegno di Giosetta Fioroni.

Spazio Munari, courtesy Corraini Edizioni, ph. Luca Weste

Ma lo stretto legame tra i due si evince anche da tutta una serie di pubblicazioni, dal catalogo Corraini, che testimoniano un rapporto lungo oltre vent’anni. Un catalogo che conta oggi circa 60 titoli di e su Bruno Munari, tra cui la collana di Block Notes, creata nel 1992, molte favole per bambini, o i famosi Libri illeggibili (1949), che testimoniano l’enorme importanza per Munari di sperimentare e abbandonare logiche preimpostate. Questi ultimi, i Libri illeggibili, sono un chiaro esempio del modo di pensare e progettare di Munari. Essi rinunciano alla comunicazione testuale a favore della sola funzione estetica e ludica. Un progetto editoriale privo di parole ma ricco di tagli insoliti e carte colorate.

Spazio Munari, courtesy Corraini Edizioni, ph. Luca Weste

Spazio Munari diventa un luogo da scoprire, dove imparare e relazionarsi con il vissuto e i lavori del maestro milanese, uno spazio interstiziale tra ricerca, memoria e famiglia. Sono proprio questi concetti che stanno alla base dell’idea dello spazio. Sono i ricordi intimi e familiari che prendono forma nella mostra inaugurale dello spazio stesso.

Piccole cose di famiglia è il titolo dell’esposizione inaugurale. Per festeggiare l’apertura di Spazio Munari, Corraini, insieme ai nipoti Bruno e Valeria, porta in luce una selezione di disegni, foto, immagini e oggetti che raccontano un lato del tutto inedito del lavoro dell’artista. Lavori intimi e di famiglia, opere realizzate con e per i suoi nipoti.

Spazio Munari, courtesy Corraini Edizioni, ph. Luca Weste

La prima mostra dello spazio non racconta i grandi successi, gli oggetti famosi e ciò per cui è celebre Munari ma è più un album di famiglia, un mettere in mostra un vecchio scatolone dei ricordi. Ecco che allora è possibile leggere un piccolo biglietto di ringraziamento, da parte del nipote Bruno, per il regalo di stelle filanti. Si mostrano ritratti della quotidianità, che tuttavia hanno sempre qualcosa di improvviso, di non scontato.

Piccole cose di famiglia è più una lettera d’amore verso l’artista, verso il nonno, verso l’amico, che una semplice e pura esposizione.

Spazio Munari, courtesy Corraini Edizioni, ph. Luca Weste
Spazio Munari, courtesy Corraini Edizioni, ph. Luca Weste

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