Categorie: Design

Club d’artista: Eugenio Tibaldi ci svela la sua Shell per il Nabilah di Bacoli

di - 24 Settembre 2019

Planimetrie, montaggi di contesti urbani, ricostruzioni di unità abitative di diversa origine e natura, strutture effimere ma attraversabili. L’elenco di elementi che, da sempre, caratterizzano il lavoro di Eugenio Tibaldi potrebbe continuare, delineando il profilo di un artista che indaga l’intervento antropico sul territorio e negli spazi vissuti, muovendosi su un piano che sembra leggermente “slittato” rispetto a quello dell’architettura tout court. La sua ricerca si muove, insomma, sulla ricostruzione di figure che, messe assieme, costituiscono una sorta di contro-architettura dei nostri scenari cittadini.

Vero. Ma qui occorre smentirci subito. Al Nabilah, frequentatissimo club sul litorale di Bacoli, in provincia di Napoli, Eugenio Tibaldi è intervenuto più volte, suggellando un sodalizio quasi ventennale con il proprietario Luca Iannuzzi, e oggi veste i panni dell’architetto-designer, progettando il restyling del locale.

Frutto di questo lavoro è Shell, uno spazio aperto e leggero – che sarà presentato al pubblico il 10 ottobre alle 19 – in cui la sottile opacità della tensostruttura in pvc bianco e le vetrate aperte sulla spiaggia fanno da involucro e conchiglia a un ambiente luminoso in cui lo scambio tra esterno e interno è osmotico e continuo. «Con Luca abbiamo da subito pensato ad un luogo in cui stare bene noi», ha affermato Tibaldi che, reduce dall’inaugurazione del suo Giardino abusivo al Museo del 900 di Milano, ci ha raccontato: «Abbiamo immaginato una sorta di casa impossibile, di salotto traslato direttamente sulla spiaggia. Il luogo era già magico senza nulla, era stato scelto duemila anni fa dai romani e mi affascinava l’idea di poter lavorare e interpretare un luogo così carico di rimandi».

Ciò che Eugenio Tibaldi ha cercato con la sua Shell del Nabilah è quindi «una sensazione di contatto con il mare e con la rocca romana in una sorta di sospensione temporale e stilistica». E, infatti, anche lo spiazzante arredamento, che mescola il modernismo geometrizzante delle sedie e il moderno impero rivisitato dei tavoli, entrambi smorzati (e rinnegati) da un traforo a pois, è stato disegnato da Tibaldi, che ha ipotizzato per quegli oggetti un’estetica futuribile e mai avverata.

«Sono partito dalla data in cui il lido è stato fondato, il 1956 – ci ha spiegato – e da lì ho immaginato degli oggetti futuri possibili che non si sono mai realizzati: ho ricercato le geometrie degli anni ‘50 all’interno di materiali industriali e, così, una rete stirata dipinta di bronzo diventa una sorta di tappezzeria».

Quando gli abbiamo chiesto se considerasse questa incursione nel design una parentesi del suo lavoro o se possa invece rappresentare una possibile ulteriore direzione di ricerca, ci ha risposto che «Non si tratta di un lavoro artistico, ma a suo modo è un canale espressivo che riconosco, in cui riesco a trasmettere alcune sensazioni e a comunicare con un pubblico molto vasto che nulla sa del mio lavoro e della mia ricerca e che anche solo per un drink vive uno spazio che è stato pensato in ogni suo aspetto partendo da un punto di vista concettuale».

E ha aggiunto: «Mi apre una finestra sulla società e la possibilità di osservarla e di trovare ulteriori dettagli che aprono riflessioni e interrogativi che poi ribalto nella mia ricerca artistica».

© Danilo Donzelli Photography

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A Cavalese l’arte si fa gesto collettivo: Marinella Senatore in mostra

Il progetto del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese prende forma a partire da un workshop condiviso con la comunità locale,…

22 Dicembre 2025 18:04
  • Bandi e concorsi

Mares al Complesso di Santa Croce, l’open call per residenza d’artista in Piemonte

C’è tempo fino all’11 gennaio 2026 per partecipare alla open call per la residenza d’artista promossa da Mares: saranno selezionati…

22 Dicembre 2025 17:30
  • Arte antica

La Battaglia di Pavia: una mostra racconta l’evento che cambiò l’Europa

A Pavia, una grande mostra ai Musei Civici del Castello Visconteo ripercorre la battaglia del 1525, attraverso arti rinascimentali e…

22 Dicembre 2025 14:30
  • Arte contemporanea

65 artisti per la Diriyah Biennale 2026, l’Arabia Saudita epicentro del contemporaneo

Sono stati annunciati gli artisti che parteciperanno alla terza edizione dell’ambiziosa Diriyah Contemporary Art Biennale, in apertura a gennaio: da…

22 Dicembre 2025 13:30
  • Progetti e iniziative

Torino città libera: la mostra all’Archivio Storico, attraverso gli occhi degli studenti

La tragedia della guerra e la tenacia della liberazione sono le due anime di una mostra documentaria curata dall’Archivio Storico…

22 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Filippo Lotti: la consulenza secondo Art Defender

Dalla logistica alla conservazione, dalla valorizzazione alla gestione del rischio. Non formule preconfezionate, ma soluzioni sempre su misura. Ne parliamo…

22 Dicembre 2025 11:57