08 gennaio 2019

L’acqua per Leonardo. Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi vincono il bando del Comune di Milano

 

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La natura e l’artificio, l’ingegneria e la tecnologia, il nitido scorrere dell’acqua e la sfumata persistenza della nebbia. I progetti di Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi, tra gli 82 pervenuti, sono stati nominati vincitori ex aequo del concorso bandito dal Comune di Milano per la realizzazione di un’opera, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vici
Atlantico, la videoinstallazione di Favini, fa riferimento celebre Codex Atlanticus, attualmente conservato alla Biblioteca Ambrosiana, la più ampia raccolta di manoscritti e disegni del Genio Vinciano, che riunisce gli studi condotti dal 1478 al 1519, e riguardanti temi di anatomia, botanica, chimica, geografia, matematica, studi sul volo degli uccelli e progetti d’architettura. In questo caso, Favini ha ripreso l’iconico sfumato leonardesco attraverso l’utilizzo del video, giocando sul cortocircuito tra la perdita dei contorni data dalla rifrazione della luce sulla distanza e la precisione delle immagini contemporanee in alta definizione. Su un monitor HD, saranno proiettati i paesaggi lombardi attraversati dal genio vinciano e immersi nella nebbia, ripresi anche con l’ausilio di un drone. L’installazione sarà completata da un innovativo tessuto, in grado di intrappolare gli ammassi nebbiosi ed estrarre acqua potabile. Sulle possibilità dell’acqua, questa volta intesa come flusso vitale, è tornato anche Eugenio Tibaldi, per il suo Giardino Abusivo. Proseguendo lungo una personale ricerca già condotta sulla sovrapposizione di strutture sociali, architettoniche e visive instabili e marginali, questo giardino sarà composto da un intrico di tubature e recipienti riciclati, che condurranno l’acqua da una fonte anomala per irrigare fiori e vegetali, richiamando la visionaria complessità ingegneristica delle invenzioni di Leonardo. «Si tratta di una struttura di tipo autarchico, che funzionerà basandosi sulle energie stesse del museo. Ho pensato al genio leonardesco non tanto come capacità di inventare da zero ma come possibilità di riutilizzo di materiali, per una loro rifunzionalizzazione», ci ha detto Tibaldi. I progetti, che saranno finanziati interamente dal Comune, verranno esposti a maggio, rispettivamente, alla GAM e al Museo di Storia Naturale, quindi entreranno nella collezione del Museo del ‘900. 
«Per le celebrazioni abbiamo omaggiato Leonardo toccando i molteplici ambiti della conoscenza che ha esplorato. La grande partecipazione di artisti contemporanei al concorso conferma la modernità di Leonardo, che continua a ispirare progetti che travalicano i confini tra i diversi rami del sapere, con approcci multidisciplinari e di reciproca contaminazione tra discipline apparentemente lontane», ha commentato Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano.

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