Quando nasce Boiler?
Boiler nasce ad Hoxton Square, Londra nell’estate del 1999. Nicola Carignani mi propone di realizzare una rivista e decidiamo di farlo. Nel settembre del 2000 nasce il sito web che interrompe bruscamente le attività un anno dopo, proprio quando sarebbe dovuta nascere l’edizione cartacea. Effettivamente un evento più grande di noi aveva cambiato le sorti del mondo. Superato lo shock terroristico, il sito viene ripresentato nel febbraio del 2002. Ad Aprile, un felice incontro milanese determina il nuovo progetto editoriale. Nel Settembre 2002 The Circus of Life è il numero zero della rivista.
Come è organizzata la vostra redazione?
In tutto siamo in 6 e ci occupiamo dei contenuti in una tavola rotonda alla quale, spesso, invitiamo guest editors quali Massimo Torrigiani, Mariuccia Casadio, Gigiotto Del Vecchio, Francesca Kaufmann ed altri eroi.
A parte commissionare articoli a curatori che riteniamo importanti inviamo il brief a circa 100 galleristi, curatori, designers. Poi si analizza il feedback e si editano i contenuti. Una vera e propria open-platform per addetti ai lavori forzati. Detto così sembra veramente semplice. Non lo é.
E la linea editoriale?
Originariamente la nostra linea editoriale fu stabilita con un motto semplice ma tagliente Boiler: Contemporary aesthetics and cultural (r)evolutions. Oggi come oggi proviamo a contestualizzare la pubblicazione trimestrale con un brief, stile bando pubblicitario anche perché l’esperienza della redazione è quantomeno eterogenea. Una caratteristica importante di Boiler è che evitiamo assolutamente di descrivere situazioni che non ci interessano.
Come si coniuga il concept editoriale con quello grafico?
Il lavoro grafico è svolto dall’agenzia di comunicazione Cucco, con la quale abbiamo un accordo di collaborazione creativa. Il brief viene proposto da Susanna Cucco, direttore creativo dell’agenzia e poi discusso dall’intera redazione. A quel punto scrivo un testo suggestivo (spero) che diventa la copertina di Boiler. Effettivamente la grafica della rivista è parte integrante di un concept editoriale duttile ed innovativo.
Sull’economia occidentale incombe una recessione aggravata, in Italia, dalla scarsa lungimiranza editoriale. Non ti sembra di rischiare molto?
Credo che la nostra sia una nicchia di riferimento molto definita anche se in continua evoluzione. Non aspiriamo al mass market né intendiamo preoccuparci dell’attuale congiuntura negativa. Siamo ottimisti. Passerà. Tra l’altro possiamo dire di aver iniziato bene il nostro percorso. Non c’è assolutamente nessun gruppo editoriale a sostenere, al momento, l’impresa. Boiler è stato, infatti, progettato anche per resistere alla crisi economico-sociale e culturale nella quale sembriamo essere caduti.
Boiler funziona non solo come rivista o sito ma anche come evento live e catalizzatore di energie ed interessi. Cosa avete organizzato per la presentazione della rivista a Roma?
Franco Noero ci ha invitato a presentare la rivista a Trastevere, nella sua Roma Roma Roma. La capitale è una città meravigliosa forse non troppo abituata all’ecletticità del contemporaneo. Crediamo però che il fascino della città eterna possa stimolarci e stimolare. Boiler è una casa assolutamente aperta.
link correlati
boilermag.it
marco altavilla
boiler staff
Ivanmaria Vele (Editor in Chief)
Susanna Cucco (Creative Director)
Nicola Carignani (Art director)
Macs Iotti, (Art Director)
Luca Martinazzoli, (Project manager)
Gloria Maria Cappelletti (Project editor)
Agenzia Cucco (Graphic Design)
Lateral.net (Web Design)
L’artista ternano torna a esplorare la dimensione ambientale e il senso del sacro con opere di grande impatto visivo, negli…
Daniele Sigalot presenta la sua opera incentrata sul concetto freudiano di errore all’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino: l’arte ancora…
Gli spazi di Cassata Drone Expanded Archive, a Palermo, ospitano una mostra dell’artista elvetico boemo Martin Chramosta che è più…
Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…
Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…
A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…