Ricalca la consueta e sperimentata formula di una prima parte saggistica e una seconda ricchissima di recensioni questo numero che condurrà i lettori di Arte e Critica sino a dopo l’estate.
Che il frangente artistico che sta attraversando la Capitale in questi mesi sia per lo meno vivace non è ormai grande scoperta. Sulla ritrovata (dopo 30 anni!!) verve di Roma si esprime anche Arte e Critica per mezzo di un breve editoriale firmato dal direttore Roberto Lambarelli.
Segue un bouquet di interessanti saggetti firmati da giovani critici che paiono aver molto da dire. Giuliana Altea parte della vexata quaestio del rapporto (dialettico? Unilaterale?) tra arte e moda. Associata al testo una breve intervista al fotografo americano Andres Serrano che, attraverso la sua ricerca attorno ai temi della religione, ci conduce nell’altro argomento dibattuto in queste prime pagine: la morte (saggio di Andrea del Guercio).
Completissima e iconograficamente ben documentata la panoramica sull’arte svedese offerta nell’articolo di Lorella Scacco. Ai ‘soliti noti’ del panorama nordico (Oloffson, Hakansson, Larsson ), la Scacco aggiunge tutta una serie di ‘nuove proposte’ delineando lo scenario di una Stoccolma proiettata verso le ricerche artistiche della migliore mitteleuropa.
Ancora il direttor Lambarelli in due fitte pagine dedicate alla GAM di Bologna, uno dei principali spazi pubblici per l’arte contemporanea nel nostro paese. Due interviste. Una al direttore Peter Weiermair, una a Dede Auregli, responsabile di Spazio Aperto, galleria interna alla GAM dedicata alle proposte della giovane arte italiana. Seguono una serie di interviste (una a Shirin Neshat e una, un po’ tarda, a Matteo Boetti sull’apertura del suo nuovo spazio a Roma) e tre interessanti saggi a firma di Daniela Lotta, Claudia Zanfi, Stefania Michelato. La Lotta, prendendo come spunto il lavoro di una manciata di artisti dell’ultimissima generazione, delinea gli intrecci tra realismo, arte contemporanea ed utilizzo delle tecnologie fotografiche e digitali. La Zanfi riflette sulla condizione dell’uomo (dignità, identità…) come viene rappresentata dall’artista e dal fotografo contemporaneo. Stefania Michelato passa in rassegna tutti gli ultimi 10 anni di arte italiana proveniente dal ‘ricco nord-est’. Da Maurizio Cattelan ad Antonio Riello passando per Lara Favaretto , recentissima vincitrice della borsa di studio al P.S.1 di New York.
Massimiliano Tonelli
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