Digitale, virtuale o reale? Online, onsite o onlife? Ma, in fondo, perché scegliere? La risposta più interessante potrebbe essere proprio l’ibridazione tra gli ambiti, la trasversalità. Una condizione che apre a questioni decisamente più complesse. Per esempio, cosa si prova a prendere parte a uno spettacolo in virtual reality, all’interno del corpo di uno dei personaggi della storia? Può un software decodificare le emozioni o l’espressività del corpo umano? Cosa succede al nostro cervello durante le esperienze al limite della percezione? Come si può entrare in empatia con le grandi piattaforme digitali contemporanee? Cosa vuol dire essere umani in un mondo in cui computer sempre più intelligenti si stanno appropriando di compiti e mansioni appartenuti all’essere umano? Sono alcune delle domande aperte da Digitalive, la sezione del REF – Romaeuropa Festival curata da Federica Patti e dedicata alle declinazioni artistiche delle culture digitali, che andrà in scena dal 23 settembre al 9 ottobre 2021, negli spazi del Mattatoio, dell’Auditorium e, ovviamente, online. Sempre nel segno del cross-over, dell’attraversamento degli ambiti e dei linguaggi, tra musica elettronica, performance, video e opere in VR – Virtual Reality.
«Digitalive prosegue nel suo percorso di esplorazione delle culture performative digitali, aprendo all’incontro con nuovi pubblici e accogliendo le infinite declinazioni della liveness multimediale», ha spiegato Patti. «Questa quarta edizione è in versione X: X come cross, X come extended, è una edizione in cui il concetto di com-presenza si espande. DIGITALIVE continua a raccontare il presente e a coltivare il futuro, accompagnando lo spettatore alla scoperta delle “terre di mezzo”, degli spazi liminali, ibridi e fluidi, fra reale e virtuale».
Ad aprire la rassegna, dal 23 al 26 settembre, Così è (o mi pare) – Pirandello in VR, diretto e interpretato da Elio Germano, presentato in collaborazione con VRE – Virtual Reality Experience Extended Edition. Digitalive alternerà inoltre performance dal vivo e live set che vedranno protagonisti Francesco Luzzana, Colin Benders, Marta De Pascalis, Not Waving, e performance online di artisti e compagnie come fuse*, Mara Oscar Cassiani e Umanesimo Artificiale. A queste si affiancano due video installazioni di Coralie Vogelaar, visibili al Mattatoio dal 23 settembre al 25 ottobre.
La programmazione di DIGITALIVE rientra inoltre nel progetto di ricerca curatoriale “La performatività posthuman. Una definizione transdisciplinare della live media performance”, sviluppata da Federica Patti grazie al sostegno dell’Italian Council IX. Per il programma completo, potete dare un’occhiata qui.
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