Nederlands Fotomuseum – restored warehouse interior. © Photo Studio Hans Wilschut
Il Nederlands Fotomuseum si prepara a inaugurare un nuovo capitolo, trasferendo la propria sede nel rinnovato Santos warehouse di Rotterdam. La riapertura, prevista per il 7 febbraio 2026, segna l’ingresso del museo in una dimensione ampliata che vede conservazione, ricerca, produzione e fruizione intrecciarsi in un’unica architettura. Con una collezione che supera i 6,5 milioni di oggetti e una lunga tradizione di tutela del patrimonio fotografico olandese, il museo rappresenta uno snodo cruciale per comprendere l’evoluzione dell’immagine, dal XIX Secolo a oggi.
Il Nederlands Fotomuseum, fondato nel 2003 e riconosciuto tra i principali musei nazionali dei Paesi Bassi, custodisce una delle più vaste collezioni fotografiche al mondo, che da oggi popolerà uno spazio che si reinventa e instaura un prezioso dialogo fra un luogo centenario e una collezione che ripercorre il tempo. L’intervento di restauro del Santos warehouse – che originariamente era un ex magazzino del caffè, costruito tra il 1901 e il 1902 – è stato compiuto dagli studi RENNER HAINKE WIRTH ZIRN ARCHITEKTEN e WDJARCHITECTEN e ha enfatizzato la verticalità del complesso, aggiungendo due piani coronati da una facciata semi-trasparente. Viene conservata intatta la struttura originaria a colonne in ghisa, mentre un nuovo atrio centrale è stato pensato per portare luce naturale nei nove piani del complesso.
Il cuore del museo si sviluppa tra i depositi climatizzati e i laboratori di restauro, collocati su due piani e visibile al pubblico grazie a pareti in vetro: una scelta progettuale che permette di rendere “trasparente” il lavoro di conservazione, dai dagherrotipi del 1842 alle stampe contemporanee, passando per i grandi archivi di fotografi come Ed van der Elsken, Esther Kroon e Cas Oorthuys. Il museo si conferma pertanto un punto di riferimento internazionale per la gestione e la tutela di archivi fotografici, con un patrimonio destinato a raggiungere 7,5 milioni di immagini entro il 2028.
All’ingresso del percorso espositivo, la Gallery of Honour ripercorre la storia della fotografia nei Paesi Bassi dal 1839 a oggi, attraverso 99 immagini selezionate per il loro impatto sociale e artistico e con i nomi di artisti come Anton Corbijn, Dana Lixenberg, Paul Huf, Rineke Dijkstra ed Erwin Olaf. Il centesimo lavoro sarà scelto dai visitatori.
In occasione dell’apertura, saranno inoltre allestite due mostre temporanee: Rotterdam in Focus, un’ampia ricognizione sulla rappresentazione fotografica della città dal 1843 a oggi, e Awakening in Blue, dedicata al linguaggio del cianotipo e alle sue reinterpretazioni contemporanee.
Il piano terra del museo è infine concepito come uno spazio di accoglienza aperto a tutti, per il cui ingresso non è necessario alcun biglietto. Un’area che ospita un caffè, la biblioteca e il bookshop, un “salotto” urbano dedicato alla fotografia. Completano il progetto il ristorante panoramico sul tetto, gli spazi educativi, la darkroom e le sale adibite alle mostre temporanee.
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