Il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospiterà un’ampia retrospettiva dedicata a Helmut Newton ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita del fotografo (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004). A cura di Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia, attraverso circa 250 fotografie, riviste e documenti, la mostra racconta con un nuovo sguardo l’unicità e lo stile di Newton.
Accanto agli scatti che hanno fatto la storia, apparsi nelle più importanti copertine di fashion magazines, un corpus di immagini inedite svela aspetti meno noti dell’opera del fotografo: un focus specifico è dedicato ai servizi di moda considerati all’epoca rivoluzionari, come la serie ispirata ai film di Alfred Hitchcock, Francois Truffaut e Federico Fellini. Stampe a contatto, pubblicazioni speciali e materiali d’archivio permettono al visitatore di entrare nel cuore del processo creativo di Newton.
I capitoli cronologici raccontano le diverse fasi della vita e della carriera del fotografo, dagli esordi fino agli ultimi anni di produzione, con immagini diventate parte della nostra memoria visiva e collettiva, come la serie Big Nudes. Fino all’ultimo, Newton ha continuato a incantare e a provocare il pubblico con un complesso lavoro sulla femminilità, sfidando per oltre sei decenni ogni tentativo di categorizzazione della donna. Le protagoniste dei suoi scatti sono soggetti che hanno piena consapevolezza del proprio corpo, sottile ironia e un atteggiamento di sfida nei confronti dell’altro, senza mai cadere nella volgarità o nella banalità.
L’esposizione si snoda a partire dagli anni Quaranta in Australia per poi proseguire negli anni Cinquanta in Europa, nei Sessanta in Francia, nei Settanta negli Stati Uniti e negli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles, fino ad arrivare ai numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta e all’ultimo periodo della sua carriera.
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