Categorie: Fotografia

Le molte storie di una donna, nel progetto fotografico di Gildo Molinari

di - 25 Marzo 2024

In una piccola realtà provinciale, arroccata tra lontani limbi di mare e pietrose terre murgiane, ogni giorno si consumano piccole, grandi storie. Il giovane fotografo Gildo Molinari ci riporta, per immagini, la parabola di Carla Pianetti. Un racconto che narra con coraggio e delicatezza la quotidianità di una donna, dalla prospettiva intima e privilegiata di un amico. In questo periodo in cui si assiste alla riscoperta della fotografia documentaristica, abbiamo intervistato il giovane artista per conoscere meglio questo primo e ambizioso progetto e le motivazioni che lo hanno spinto a intraprenderlo.

Ph. Gildo Molinari ©

Come è nata l’idea di questo progetto?

«L’idea di lavorare a questo progetto nasce casualmente in seguito a un racconto di mio padre, che mi parlò di un certo parrucchiere Carlo, molto famoso tra gli anni ‘80 e ‘90 nel paese in cui sono cresciuto, Santeramo in Colle, in provincia di Bari. Decido di approfondire e scopro Carla Pianetti e la sua storia incredibile: a 60 anni decide di affrontare un percorso di transizione e affermare finalmente se stessa nella società con coraggio e sfrontatezza. Per nulla scontato in un contesto simile. Il lavoro, inoltre, è stato presentato come esame finale durante il mio percorso di studi in fotografia e comunicazione visiva».

Ph. Gildo Molinari ©

Si attribuisce al fotografo Richard Avedon la frase per cui «Un ritratto fotografico è l’immagine di qualcuno che sa di essere fotografato». Come è stato lavorare con Carla Pianetti? Quanto è importante entrare in sintonia con il proprio soggetto?

«Entrare in sintonia con il proprio soggetto per un lavoro di questo tipo è fondamentale. Dopo un periodo iniziale di conoscenza senza macchina fotografica, lavorare con Carla Pianetti non è stato particolarmente difficile, si è subito instaurato un rapporto di rispetto e fiducia reciproca, consolidato nel tempo in maniera naturale e implicita. Sono stato sempre chiaro con Carla Pianetti partendo dal mostrare il mio interesse per la sua storia e il volerla raccontare, onestà e sincerità sono stati fondamentali per la buona riuscita del progetto».

Ph. Gildo Molinari ©

Reportage o spettacolarizzazione, quanto è sottile e labile questa linea?

«La linea credo sia sempre molto sottile e labile, tutto poi dipende dal messaggio che si vuole trasmettere. È molto importante non perdere mai di vista ciò che si vuole raccontare e il modo in cui si vuole farlo, attraverso le immagini».

Ph. Gildo Molinari ©

Quali sono stati i fotografi che hanno maggiormente ispirato la tua poetica artistica?

«Ce ne sono diversi. Fondamentale per la mia formazione è stato il lavoro e la visione artistica di Raffaele Petralla, che ho avuto la fortuna di avere come insegnante. Tra i grandi maestri della fotografia, figurano sicuramente nomi illustri come Bruce Gilden, Martin Parr, Luigi Ghirri, Helmut Newton e Salgado, fotografi con storie e stili molto diversi, ognuno dei quali ha contribuito a plasmare la mia percezione del mondo e della fotografia. Della fotografia mi attrae particolarmente la sua potenza come strumento applicato ai diversi linguaggi. Dal documentario, che funge da mezzo di divulgazione della conoscenza e della storia (i fotografi bellici hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia formazione) fino all’ambito pubblicitario e commerciale».

Ph. Gildo Molinari ©

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

«Mi piacerebbe promuovere questo lavoro insieme a Carla Pianetti e realizzare una sorta di mostra itinerante e sociale partendo da paesi con realtà simili rispetto a quella di partenza, avendo così uno scambio con gli osservatori riguardo al tema. Ho già fatto un esperimento del genere e la risposta da parte dei partecipanti è stata molto interessante: c’erano visitatori eterogenei e si è poi naturalmente aperto un dibattito che ha toccato temi diversi e complessi dalla sessualità alla psicologia. È stato incredibile per me e Carla Pianetti era entusiasta! Inoltre, sicuramente continuerò a cercare storie da raccontare».

Ph. Gildo Molinari ©

Visualizza commenti

  • Solo le persone che parlano raramente possono pronunciare frasi così mortalmente semplici.

Articoli recenti

  • Attualità

Quando la politica entra nei musei: un anno di fratture tra arte, potere e istituzioni

Musei, biennali e istituzioni culturali sempre più attraversati dalla politica: un’analisi degli eventi che, nel corso del 2025, hanno riportato…

31 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

10 dischi del 2025, da ascoltare sull’onda della rivoluzione musicale libanese

Il mondo è la grande casa della musica che accoglie tutti: dalla neopsichedelia al tarweedeh palestinese, tra afrobeat e rock-punk-avantgarde,…

31 Dicembre 2025 12:30
  • Arte contemporanea

In Ruanda ha aperto il primo museo d’arte contemporanea: è nato il GICA

Fondato da Kami Gahiga e Kaneza Schaal, il GICA inaugura a Kigali: nella capitale del Ruanda, un modello di istituzione…

31 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Nuovi direttori per 14 musei statali autonomi: annunciati i candidati nella shortlist

Il Ministero della Cultura ha reso noti i nomi dei candidati ammessi ai colloqui per la direzione di 14 musei…

31 Dicembre 2025 10:24
  • Musei

Come sarà il Suzhou MoCA, il nuovo polo per l’arte contemporanea in Cina

Ispirato ai giardini storici di Suzhou e alla tradizione cinese, il nuovo museo d’arte contemporanea firmato Bjarke Ingels Group fonde…

31 Dicembre 2025 9:36
  • Mostre

Capodanno a Miami: cinque mostre da non perdere in tre musei della città

Tra ceramiche e e fantascienza speculativa, proponiamo un itinerario tra le mostre più interessanti da visitare a Miami per iniziare…

31 Dicembre 2025 0:02