Un disegno che non tiene in considerazione le convenzioni rappresentative. Che si libera proponendo ciò che l’occhio dell’artista percepisce, a prescindere da ogni criterio di verosimiglianza. Le opere di Carlo Patrone (Bassano del Grappa, 1926) sono delle proiezioni di ciò che la sua mente legge attraverso la percezione visiva, punto di riferimento non scavalcabile. L’autore si sofferma dove essa lo porta a soffermarsi e scorre velocemente su tutto ciò su cui essa scivola via. Il suo disegno è una vera e propria “realtà cerebrale”: quello che appare è sempre riconducibile alla realtà percepita e letta durante l’atto –fisico e simbolico- del guardare, dell’osservare. Trascurando volutamente “… quella realtà illusiva prospettica”, come Patrone stesso sottolinea.
Le opere sono realizzate su supporti cartacei, la maggior parte delle volte colorati, sui quali sono tracciati i cerebrodisegni con matite, pastelli, gessetti colorati. Le forme così create vengono, a volte riempite con acquerelli, a
carlotta niemiz
mostra vista il 4 giugno 2005
Liberare i magazzini degli artisti e donare le opere a chi non potrebbe permettersele. Ecco il progetto di Jennifer Dalton…
Sotto la guida della neo-direttrice Lorenza Bravetta, il museo MAUTO di Torino apre le porte ai linguaggi dell’arte, con la…
Il Padiglione dell'Esprit Nouveau di Bologna e la NYSS project space New York uniti da una performance partecipativa di Sanjeshka…
Ha aperto a Roma Senzatomica, una mostra senza opere d’arte per spiegare uno tra i pericoli più urgenti, ovvero la…
Nuovo Realismo Americano a Roma: negli spazi barocchi di Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, va in…
Vanessa Beecroft, Akram Zaatari, Annette Messager e altri artisti provenienti vari Paesi di tutto il mondo, per una mostra al…