Categorie: genova

Fino al 29.IX.2002 | Mimmo Rotella | Genova, Villa Croce

di - 16 Luglio 2002

“The Fluxus Constellation” è appena terminata con ottimo successo di pubblico e già, a tempi record, Villa Croce propone un’altra bella mostra dedicata a Mimmo Rotella.
La rassegna propone una selezione di circa ottanta opere, delle oltre duecento esposte l’anno scorso a Palazzo Lanfranchi a Pisa con la curatela di Pierre Restany, ed è un’occasione importante, come afferma Guido Giubbini, direttore del museo, per avvicinarsi al linguaggio di un artista che ha una storia di “oltre mezzo secolo di innovazioni e di sperimentazioni che stanno strette nell’etichetta di strappamanifesti con cui è dovunque conosciuto”.
La mostra privilegia i lavori del periodo tra il 1949 e il 2000, ed è a metà degli anni Cinquanta che Rotella incontra due figure determinanti nella sua formazione: dapprima Emilio Villa, che ha probabilmente un ruolo importante nella nascita del décollage, e in seguito Restany, il grande critico che è anche suo biografo, che dopo il ’58 lo mette in contatto con il movimento del Nouveau Réalisme e quindi con Arman, Cesar, Christo, Yves Klein, Niki de Saint-Phalle, Spoerri, Tinguely e molti altri.
Sono di quest’epoca i retro d’affiches degli anni Sessanta, che ricorderebbero nell’intensa matericità i ‘sacchi’ di Burri se non fosse per la diversità sostanziale tra l’opera rappresentata del grande artista umbro ed il ready made di Rotella, che diventa opera d’arte grazie alla lucida, poetica visione dell’autore – e naturalmente di chi guarda.
Anche la sala accanto, festosamente conquistata dalla performance-graffito regalata da Ben Vautier al museo e alla città per “The Fluxus Constellation”, ospita tecniche miste della stessa epoca, mentre lungo la scalinata campeggiano due grandi décollage recenti: il primo rivendica la forza comunicativa ‘greggia’ dell’azione pittorica violando la superficie del quadro con un graffito scuro, il secondo inneggia ironicamente all’ottimismo, e ritrae una barbie come sempre sorridente ed attonita accanto ad una modella dall’aspetto altrettanto stolido, idoli domestici della società dei consumi.
Sono esposti anche i manifesti lacerati che Argan descrive come atti quasi catartici, rituali di una società alienata che diventano impreviste occasioni di percezione e conoscenza: “Chi ha veduto un décollage di Rotella, fatto di brandelli di cartelli pubblicitari, non potrà far quattro passi in città senza scontrarsi con dieci, cento quadri di Rotella. Magari penserà che quadri come quelli potrebbe farli anche lui, non è difficile staccare dai muri la crosta indurita dei cartelloni sovrapposti; ma intanto avrà imparato a vedere un aspetto fino a quel momento insignificante del paesaggio della città”.
Così anche i ready made, pubblicità strappate ai muri e rese quadri dall’unica lucida azione del considerarle tali, sono chiavi d’accesso ad una coscienza polemica e consapevole come i frottages, la mec-art, gli artypo e le altre innovative tecniche dell’artista, rappresentazioni efficaci ed estreme della saturazione dei mass media, dell’impatto violento e inarrestabile dell’onda dell’informazione, del mare magnum di stimoli e notizie isterilite dalla confusione e dalla sovraesposizione, come appunto nelle stampe di pubblicità sovrapposte fino al caos, fino all’annullamento totale della comunicazione, che Rotella realizza negli anni Settanta ed Ottanta. Così, la mostra è un’occasione davvero interessante per ripensare il rapporto tra pubblico, comunicazione visiva, mass media e cultura.

articoli correlati
The Fluxus Constellation a Villa Croce
Ultrapop a Villa Croce
Globe, giovani artisti a Villa Croce.
Arte contemporanea genovese e ligure dal 1950 ai giorni nostri

valentina caserta


Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova
Via Ruffini, 3
Orari: dal martedì al venerdì, ore 9.00 – 19.00; sabato e domenica, ore 10.00 – 19.00.
Sono in via di definizione alcune aperture straordinarie nell’orario serale, in concomitanza con la programmazione cinematografica dell’Arena estiva nel parco di Villa Croce

Biglietto: euro 4.50 intero, euro 3.00 ridotto.
Per informazioni, tel. 585772, fax 010 580069, museocroce@comune.genova.it.

Catalogo Gli Ori Ed., Prato. Testi di Pierre Restany, e per l’edizione genovese di Guido Giubbini e Franco Sborgi.

Organizzazione: Archivio storico della pubblicità, Genova; Centro d’arte Spaziotempo, Firenze; Fondazione Mimmo Rotella, Milano; Museo d’arte contemporanea di Villa Croce, Genova
Patrocinio: Comune di Genova, Assessorato alla Promozione della città, Provincia di Genova, Assessorato alla Cultura

La mostra ha ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo del logo “Genova 2004 Capitale europea della Cultura”


(immagini di repertorio)

[exibart]

Visualizza commenti

  • E' stata una mostra bellissima specialmente la gigantografia di Elvis e la scatola di carne Simmenthal.Mi ha dato tantissima ispirazione!!!

Articoli recenti

  • Mostre

Robert Indiana a Venezia: Il Dolce Mistero dell’arte e dell’identità americana

Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…

29 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10