Categorie: Giro del mondo

Anche Dior sceglie l’origami

di - 28 Luglio 2017
L’antica e nobile arte di piegare la carta in forme tridimensionali, della tradizione giapponese, è diventato un business a cinque stelle per lo studio di design Wanda Barcelona. Specializzato nello sviluppo di progetti decorativi su larga scala a base di carta, creatività e tanto certosino lavoro, lo studio spagnolo sorprende sempre i propri clienti, di alto profilo. Quest’anno, le aspettative della nota casa di moda francese Dior non sono state deluse. Anzi. Sono rimasti tutti senza parole di fronte alla perfetta simbiosi tra design contemporaneo, e decisamente cool, e l’arte dell’origami, che risalirebbe addirittura alle cerimonie dei samurai del XIV secolo. Un progetto che ha impreziosito le sale del Museo delle Arti Decorative di Parigi, dove Dior celebra il suo settantesimo anniversario con “Cristian Dior: designer of dreams”, una retrospettiva a dir poco “incantata”. Una pioggia di glicini, piante rampicanti, colonie di gigli e 5.000 rose di carta fioriscono infatti ne Les Invasions (in alto), un giardino che non conosce inverno (se non per la scelta del bianco che evoca i paesaggi innevati), ricostruito sui soffitti del museo in modalità rampicante. Una cornice da favola che toglie letteralmente il respiro per esaltare i modelli delle collezioni di Dior, dallo stile sempre originale e ricercato nella sua apparente semplicità. Ma l’origami è di moda – è proprio il caso di dirlo – anche da Zara Home e Pronovias, in particolare nelle loro vetrine, dove la carta piegata ha preso la forma di barriere coralline e di una fitta cascata di salici piangenti. Il Guggenheim Museum di New York non è da meno. Anzi, è stato uno dei pionieri di questa tendenza “paper oriented”. Nel 2014, infatti, per gli Hugo Boss Awards (in homepage), cerimonia che si svolge ogni due anni per la premiazione dei lavori di artisti contemporanei, commissionò a Wanda Barcelona un’esplosione argentata di vegetazione tropicale in origami. Più recentemente, per la serata di gala di beneficienza dello scorso anno, il Guggenheim ha scelto sempre lo studio spagnolo di design per i centritavola della cena, questa volta ispirati ai lavori dell’artista Agnes Martin. Insomma, un vero e proprio successo per questi sorprendenti allestimenti, fatti di semplici ed effimeri fogli di carta. Peraltro rigorosamente eco-friendly! (Gaia Tirone)
Fonte: designboom

Articoli recenti

  • Mostre

Spazio fisico e dimensione intima: l’interno è protagonista da Manuel Zoia Gallery

In occasione della tradizionale esposizione milanese natalizia di XMAS Maroncelli District, Manuel Zoia Gallery presenta - fino al 10 gennaio…

21 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Carsten Höller porta una giostra rosa nel paesaggio innevato di St. Moritz

Sotto la neve di St Moritz, il Kulm Hotel accoglie Pink Mirror Carousel, una nuova installazione monumentale di Carsten Höller…

20 Dicembre 2025 19:49
  • Mostre

A Roma vanno in mostra le luci e i colori di Antonacci Lapiccirella Fine Art

Gustaf Fjaestad, Walter Gasch, Guido Marussig. Nella nuova mostra di via Margutta, luce e colore smettono di essere strumenti descrittivi…

20 Dicembre 2025 18:32
  • exibart.prize
  • Senza categoria

exibart prize incontra ITTO

Non seguo nessun metodo apparente ma cerco sempre di seguire l'istinto e di prestare ascolto alla voce interiore

20 Dicembre 2025 18:30
  • exibart.prize

exibart prize incontra Romano Mosconi

I progetti nascono dall’osservazione del mondo che mi circonda e dalle vicende della vita quotidiana che vengono poi interpretati dalla…

20 Dicembre 2025 18:05
  • Mostre

Valentina di Guido Crepax in mostra a Brescia: il corpo, il sogno, l’icona di una generazione

L’opera di Crepax, assieme all’illustrazione di Jacovitti, sono le mostre dedicate ai protagonisti dell’arte grafica, protagoniste di questa stagione al…

20 Dicembre 2025 17:00