Categorie: Giro del mondo

Marina e il “buco” | da trenta milioni

di - 13 Novembre 2017
“L’artista è presente, ma il denaro è andato”. Apre così il New York Post un nuovo capitolo sulla vicenda dell’Istituto per le Arti che avrebbe dovuto aprire Marina Abramovic che, tra una campagna kickstarter e parecchie donazioni, da quattro anni a questa parte aveva tirato su qualcosa come 2,2 milioni di dollari.
Mrs. Marina Abramovic, attualmente in fase di promozione dei macaron al gusto di se stessa, aveva dichiarato che il suo Institute avrebbe “cambiato l’economia locale” a Hudson, nello stato di New York, allo stesso modo in cui il Sundance Film Festival ha trasformato Park City, Utah, e il Museo Guggenheim ha cambiato la città spagnola di Bilbao.
Lo spazio dove sarebbe dovuto nascere il centro per le arti è un vecchio teatro, che l’artista serba aveva affidato a Rem Koolhaas per i restauri. Peccato che, lo scorso mese, l’artista abbia annunciato di voler abbandonare l’impresa. La colpa? Sarebbe dello studio OMA di Koolhaas, troppo costoso, e dei 31 milioni di dollari richiesti per la rimessa in opera del vecchio stabile.
L’annuncio arrivato dalla Abramovic però, non solo aveva messo in allarme i residenti del paesino, già convinto che il Marina Abramovic Art Institute avrebbe portato loro nuova ricchezza, ma anche i donatori di Kickstarter che – nonostante la cifra raggiunta e di gran lunga superata – non hanno mai ricevuto i premi promessi.
Per forza, tutte le sovvenzioni sono finite nelle casse di OMA “per lo studio di fattibilità”, ha detto una portavoce dello studio d’architettura forse più celebre al mondo.
E ora? La risposta è arrivata dalla stessa Marina, che ha dichiarato: “Io, anche se sono un’artista di successo, non riuscirei mai a raccogliere 31 milioni di dollari, a meno che un ragazzo degli Emirati o qualche russo sottoscriva un assegno perché crede in me. Nella vita reale questo però non accade”.
I “buchi nell’acqua” invece, in realtà, si sentono eccome.

Articoli recenti

  • Mostre

Tessere. Il delicato atto di cura nella complessità del quotidiano a L’Aquila

Fino al 10 gennaio, a L'Aquila, Spazio genesi, associazione culturale che nasce come interfaccia tra gli studenti dell’Accademia di Belle…

22 Dicembre 2025 0:02
  • Progetti e iniziative

È morto Arnulf Rainer, tra gli ultimi grandi sperimentatori dell’arte europea

È morto a 96 anni, da poco compiuti, Arnulf Rainer: maestro dell’arte austriaca ed europea della seconda metà del Novecento,…

21 Dicembre 2025 22:23
  • Fotografia

La fotografia di moda come contraddizione. Scianna e Newton a Cuneo

Due mostre al Filatoio di Caraglio e alla Castiglia di Saluzzo contrappongono il romanticismo ironico del fotoreporter siciliano alla freddezza…

21 Dicembre 2025 17:00
  • Mostre

La discontinuità come fattore di trasformazione. Le metamorfosi di Enrico David al Castello di Rivoli

Domani torno è la retrospettiva dedicata a Enrico David a cura di Marianna Vecellio. In corso fino al 22 marzo…

21 Dicembre 2025 15:08
  • Fotografia

Pordenone rilegge la fotografia d’autore in vista del 2027

La Capitale Italiana della Cultura 2027 inaugura il ciclo di mostre fotografiche dal titolo Sul leggere, celebrando Olivia Arthur, Seiichi…

21 Dicembre 2025 14:00
  • Fotografia

Other Identity #184, altre forme di identità culturali e pubbliche: Iness Rychlik

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

21 Dicembre 2025 10:30