Intitolato âBring Down The Wallsâ, il progetto dellâartista britannico Phil Collins in collaborazione con The Fortune Society, unâorganizzazione senza scopo di lucro che assiste i carcerati, è la mostra di punta della prossima primavera di âCreative Timeâ, associazione newyorchese che si occupa di arte pubblica. Lâappuntamento, che si svolgerĂ i fine settimana di maggio, avrĂ sede alla Firehouse, Engine Company 31, una ex caserma di pompieri nel centro di New York. Di giorno la struttura fungerĂ da sede per la programmazione diurna, tra cui conferenze, discussioni e lezioni. Di notte si trasformerĂ in una discoteca vera e propria, con musica elettronica e house.
Una parte importante per Collins (nominato al Turner Prize), che è cresciuto nellâInghilterra occidentale, e che da studente ogni sera finiva nei club di Manchester e nelle cittĂ vicine come Warrington, Blackpool e Liverpool.
âLa House è, per me, sempre stata una cultura e una modalitĂ di resistenza. Il governo americano ha perseguito politiche di giustizia che hanno portato ad un aumento esponenziale della carcerazione di massa e un impatto devastante sulle comunitĂ afro-americane e latine in particolare, specialmente nei grandi centri urbani. Ciò si è intensificato negli anni â80 e, a mio parere, câè una sovrapposizione cronologica tra lâavvento di quella abitudine, in quel periodo, e lâemergere di una nuova musica dance proveniente, da Chicago, Detroit e New York, dalla stessa disaffezionata comunitĂ colpite da politiche regressive come la guerra alla droga e le leggi dei tre colpi. Con la house si sono superate le divisioni di razza, classe, genere e sessualitĂ , e ha offerto un rifugio, un sollievo temporaneo dalle realtĂ della vita sotto assedio dalla crociata conservatriceâ. E insieme alla vera disco nella ex caserma âBring Down The Wallsâ, porterĂ con se anche un album di cover di pezzi house classici suonati da gruppi e cantanti che sono stati incarcerati. Creative Time pubblicherĂ lâLP a maggio con il lancio della programmazione. I brani dellâalbum saranno accompagnati da una serie di cortometraggi, ognuno dei quali con i musicisti presenti, e girati intorno a New York City. Oltre 100 persone e organizzazioni sono state chiamate in causa, ma per i dettagli bisognerĂ aspettare la primavera.