Autocertificazioni illustrate instagram: A quattro mani , Arte digitale, Emiliano Ponzi, Stefano Cipolla. Una delle autocertificazioni illustrate instagram
Per motivare le ragioni di uscita dalla propria abitazione, in questi mesi si è reso necessario un nuovo documento: l’autocertificazione. Decreto dopo decreto, l’autocertificazione è stata continuamente aggiornata, e coloro che avevano già stampato l’edizione precedente, non potevano fare altro che sostituirla con l’ultima versione. Ma che cosa farne, di tutta questa carta straccia che si accumula in casa? Non è piacevole dover buttar via un foglio inutilizzato. E allora perché non provare la soluzione alternativa di disegnarci sopra? “Autocertificazioni illustrate” è il nome della pagina Instagram che lancia proprio questa sfida.
I moduli di autocertificazione in bianco e nero sono rielaborati in modo creativo con coloratissime illustrazioni, disegni e collages. Il progetto, ideato da due artisti romani, è aperto a chiunque voglia trasformare questo documento in un pezzo unico, una piccola opera d’arte formato A4. L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo, e nel giro di poco tempo ha già raccolto centinaia di immagini e oltre 4mila followers.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli ideatori di @autocertificazioni_illustrate, per saperne qualcosa in più. Sono Federico Russo, illustratore e artista, e Matteo Brogi, art director presso lo Studio Polpo di Roma e urban artist. Due amici, uniti dalla passione per l’arte e il disegno.
«Una mattina Federico mi ha mandato un modello di autocertificazione con sopra disegnata la spesa che aveva appena fatto al supermercato. Mi ha fatto sorridere. Allo stesso tempo ho trovato la sua illustrazione molto bella», spiega Matteo. «Ho pensato che sarebbe stato interessante proporre a tutti di rielaborare in chiave illustrata questo pezzo di carta burocratica che, in qualche modo, sta segnando il triste momento che stiamo vivendo. L’ho subito chiamato per proporgli di aprire insieme un canale social, per raccogliere le autocertificazioni disegnate». La mattina dopo la pagina era online.
In poco più di una settimana, il profilo Instagram ha acquisito popolarità, e tantissime persone hanno aderito all’iniziativa. Disegno dopo disegno, si compone un originale archivio di memoria storica di questo periodo difficile, rielaborando in chiave creativa un pezzo di burocrazia «che speriamo di non dover usare mai più in futuro», aggiunge Matteo. Essendo un’iniziativa aperta a chiunque voglia mettere in gioco la propria creatività, la loro idea offre la possibilità di dare libero sfogo alla propria fantasia, in un progetto unico e condiviso.
Partecipare è molto semplice. Basta inviare un messaggio sulla pagina Instagram, specificando il titolo della propria opera personale e la tecnica utilizzata. Piena libertà di espressione: colori, biro, ritagli di giornale, pittura, lavori digitali. L’unica regola è che non ci sono regole. «Il riscontro è stato inaspettato», dichiara Federico. «Sin da subito abbiamo ricevuto tantissimi disegni. Giorno per giorno le adesioni crescono e non è facile stare dietro a tutte le richieste che ci arrivano, ma cerchiamo di pubblicare tutte le opere, tra post e stories. Continuate a mandarcele!».
Ci sono i lavori di illustratori, artisti, graphic designer, street artist, ma anche molte persone che hanno semplicemente voglia di passare il tempo, allentando la tensione con una prova creativa. «Ci sono arrivati anche molti messaggi di ringraziamento per l’iniziativa. Le persone ci dicono che regaliamo un momento di distrazione dalla tragedia che stiamo vivendo. Questa cosa è bellissima!», conferma Matteo.
E non finisce qui. Federico rilancia il progetto nel futuro: «Una volta tornati alla normalità, ci piacerebbe organizzare una mostra con una selezione delle “opere-autocertificazioni”. Potremmo devolvere l’eventuale ricavato a uno o più enti e ospedali impegnati nell’emergenza Covid-19 e nella ricerca. Ovviamente bisognerà vedere chi, tra le persone coinvolte, vorrà prendere parte a questa iniziativa, donando il proprio lavoro al progetto». Nel frattempo, la loro piccola galleria personale si può trovare online.
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