2017 Hans-Hermann Koopmann, BrainBoxing, ph sfriso
Cazzotto non è solo un colpo improvviso ma anche il nome originale dello storico Bacio Perugina. Ed è da questa strana commistione che sa di un impatto tanto dolce quanto inaspettato, che è nato Cazzotto, il progetto di arte diffusa per il centro di Perugia. Nato da unâidea degli artisti Simona Frillici e Giassi Piagentini, prodotto e realizzato dagli stessi, insieme a un ristretto gruppo di collaboratori volontari, Cazzotto ha fatto registrare tre round, pardon, tre edizioni, nel 2017, 2018 e 2019 e, oggi, la storia di questo match è raccontata in un volume, che sarĂ presentato il 7 ottobre, in Sala S. Anna, nel capoluogo umbro. Oltre a Frillici e Piagentini, allâincontro saranno presenti Enrico Sciamanna, autore del testo interno, Leonardo Varasano, assessore alla cultura della cittĂ di Perugia, Fabio Versiglioni per Futura Libri, casa editrice della pubblicazione.
Gli artisti che hanno partecipato alle tre edizioni sono stati circa un centinaio. Tante le istituzioni coinvolte: Comune di Perugia, Regione Umbria, Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, Vescovato di Perugia, Galleria Nazionale dellâUmbria, UniversitĂ per Stranieri, Collegio della Sapienza Vecchia-Fondazione ONAOSI. E tantissimi i linguaggi scesi in campo, tra videoarte, performance itineranti e installazioni, a stretto, anzi, diretto contatto con le persone, con i fruitori occasionali, gli attraversatori cittadini.
ÂŤCazzotto è stato caratterizzato dalla brevitĂ di durata (dai tre al massimo di sette giorni nel 2018) e dalla diffusione di opere site-specific e performance nel centro cittĂ , prevalentemente allâaperto, con la volontĂ di coinvolgere anche un pubblico occasionale e non solo gli addetti ai lavoriÂť, spiegano gli organizzatori.
ÂŤGli spazi scelti, collegati tra loro tramite lâarte, disegnavano una mappa ideale (diversa per ogni edizione) con cui si intendeva portare attenzione ad accadimenti e luoghi, dimenticati o ignorati, tuttavia significativi nella storia socioculturale di Perugia. Clou di ogni evento è stata la visita guidata allo svelamento delle opere, momento di coinvolgimento del pubblico anche tramite improvvisate performance. Ha avuto luogo lungo le vie cittadine mostrando sia le opere installate allâaperto, sia quelle dislocate negli spazi interni meno accessibiliÂť.
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