Dalì nei panni del Mago; sua moglie Gala è L’Imperatrice. Sono solo due delle 78 carte del mazzo di tarocchi del più bizzarro dei Surrealisti. Trent’anni dopo la prima pubblicazione, Taschen ripropone il set di tarocchi di Salvador Dalì. Un progetto incredibile, che combina l’occulto con la sensibilità straordinaria di Dalì; un pastiche di arte antica, Surrealismo, kitsch, iconografia religiosa e scultura greco-romana.
Era impossibile trovare questi tarocchi in commercio dal 1984, anno della prima uscita. Oggi Taschen ne ha curato una nuova edizione di lusso, unita a un prezioso volume curato da Johannes Fiebig, esperto del settore e studioso di psicologia interpretativa. Il libro racconta la creazione del mazzo, e suggerisce alcune pratiche istruzioni per iniziare a usare le carte, interpretandone la simbologia complessa.
Quando Dalì aveva solo cinque anni, i genitori lo portarono sulla tomba del suo fratellino morto, anche lui di nome Salvador. Lì la madre e il padre gli dissero che lui era la reincarnazione di suo fratello. Da qui la grande fascinazione di Dalì per l’occulto, e per tutto ciò che trascende i confini terrestri.
Leggenda vuole che negli anni Settanta, venne commissionato all’artista un mazzo di tarocchi per il film di James Bond “Agente 007 – Vivi e lascia morire”. Questo spiega perché la carta dell’Imperatore è interpretata proprio da Sean Connery. ma il progetto venne abbandonato per il prezzo troppo alto richiesto da Dalì. Nonostante tutto, l’artista continuò a lavorare al mazzo per passione personale, incoraggiato dalla moglie Gala, anche lei appassionata di misticismo. Nel 1984 Dalì pubblicò le carte in edizione limitata, il primo mazzo di tarocchi realizzato da un famoso pittore di cui si abbia conoscenza. La casa editrice Taschen riporta in auge questo progetto, incoraggiata dal crescente interesse per il mondo dell’occulto e della magia.
Ogni carta è unica nel suo genere, una vera e propria opera d’arte in miniatura. 78 disegni colorati ed eccentrici, che perfettamente si intonano allo stile eclettico del loro creatore. Storia dell’arte, cinema, occulto; un collage originale, non senza una sottile ironia. Il 10 di Spade è rappresentato dalla congiura contro Giulio Cesare, pugnalato plurime volte alla schiena, e Caterina De Medici, famosa per avvelenare i suoi nemici, è la Regina di Coppe.
Dopo il successo di Alessandria Scolpita nel 2019, il Palazzo del Monferrato ospita sino al 6 ottobre 2024 Alessandria Preziosa.…
Maurizio Cattelan torna a esporre in galleria dopo più di 20 anni, esordendo da Larry Gagosian a New York. E…
Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli,…
A pochi giorni dalla sua scomparsa, l'artista Pino Pinelli viene ricordato dal gallerista Antonio Addamiano. Tra mostre, progetti passati e…
È stata presentata ufficialmente oggi a Roma la nuova iniziativa della Capitale italiana dell’arte contemporanea voluta dal Ministero: per candidarsi…
Rielaborare la classica figura del martire, attraverso materiali eterogenei, per riscoprire una scultura di valori contemporanei: allo Studio la Linea…