Categorie: Libri ed editoria

xbooks #16. Cosa offriamo alle opere, e cosa offrono a noi? Una seconda ora

di - 25 Aprile 2021

Dopo L’ora d’arte vissuta nel 2019 ecco giungere il soffio che ti scompiglia i capelli de La seconda ora d’arte, aria pura in giorni desertificati non tanto dal celebre virus quanto da ciò che la politica squaderna in questa sceneggiata “per il futuro dell’Italia” dove l’arte, la sua protezione, la necessità della sua conoscenza, sono pomposamente assenti; presenti invece monetizzazione aziendale dei centri storici e dei musei, ridotti a baracconi per la delizia degli universalmente ritenuti salvatori della patria: i “turisti”. Ora che il popolo del trolley è scomparso e che la sua città vergognosamente svenduta è momentaneamente ridiventata umana, Tomaso Montanari si aggira per strade chiese e piazze fiorentine sulle tracce dei propri congiunti, l’arte e gli artisti. “Ho fatto pace con la mia città” è l’ultima pagina di questo libro che vi invito a leggere. Dimenticate la pendolare oscillazione della vostra testa che azzardava uno sguardo sulla Primavera di Botticelli ma vedeva solo gente che faceva il selfie, piazzata davanti al quadro. Dimenticate come fosse un brutto sogno ciò che il dottissimo youtuber dice del Polittico Griffoni di Ercole dé Roberti e Francesco del Cossa per trascinare il popolo a Palazzo Fava nella Bologna che ha duramente conquistato lo status di città “turistica”. Oggi, proprio oggi, potete fermarvi e ragionare su cosa possa darvi un’opera d’arte, e su cosa potete voi dare a lei.

Perché lei vi migliora l’esistenza, e il vostro sguardo fa lievitare la sua. Questo libro riunisce frammenti di un unico, lungo, discorso amoroso, detto guardando negli occhi Chardin e l’Arte Rom, Masaccio e Banski, Guernica e Venezia… Non analisi stilistica sopra a tutto come ci si aspetterebbe da uno storico dell’arte italiano vero et proprio; non girotondo sul mero significato dell’opera come accade nella migliore critica d’arte contemporanea, ma un tramite caldo che cinge i fianchi dell’opera d’arte ne tocca il corpo e ne ascolta il fiato e il flusso vitale. Scrive Montanari: “Io fui qua”. Ciò che Jan Van Eyck scrive sul muro della stanza dei coniugi Arnolfini, nel 1424, è ciò che gli artisti di ogni tempo hanno in fondo voluto dire: Io sono stato qua; vivo, come te, davanti a questa tela, io sono stato, tu sei vivo come lo sono stato, io vivo in te, nei tuoi occhi e nella tua memoria. La mia speranza di non morire è legata alla tua capacità di tenermi in vita parlando di me e con me. E di tramandare questo amore ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli”.

Docente di Storia del Disegno e di Beni Culturali e Ambientali presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove dal 2001 è Curatrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe antichi e contemporanei. Dal 2012 al 2016 direttore artistico della Casa Studio Museo Giorgio Morandi in Grizzana Morandi. La sua ricerca analizza le radici antiche dell’arte attuale e le molteplici relazioni tra arte, paesaggio, ambiente.

Articoli recenti

  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58
  • Arte contemporanea

Vettor Pisani: una mostra, un archivio, una lunga frequentazione. Intervista a Giovanna Dalla Chiesa

A margine della mostra alla Fondazione Pascali, con Giovanna Dalla Chiesa, direttrice dell'Archivio Vettor Pisani, ripercorriamo la ricerca dell'artista dell'inafferrabile,…

27 Aprile 2024 14:10
  • Mercato

Sotheby’s mette all’asta un capolavoro di Monet

Appartiene alla serie dei Covoni, la stessa che nel 2019 fissava un record per l’artista a quota $ 110,7 milioni.…

27 Aprile 2024 12:42
  • Bandi e concorsi

Premio Lydia 2024, aperta la call per il sostegno alla ricerca artistica

La Fondazione Il Lazzaretto di Milano lancia la open call 2024 per il Premio Lydia all’Arte Contemporanea, dedicato al supporto…

27 Aprile 2024 12:39
  • Fotografia

Other Identity #109. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Alessandro Trapezio

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Aprile 2024 12:10