Categorie: Mercato

Christie’s, il tappeto di sir Edmond de Rothschild punta a quota £ 3 milioni

di - 21 Settembre 2023

C’è un lotto fuori dall’ordinario tra le fila di Christie’s. Realizzato probabilmente fra il 1565 e il 1575 a Qavizn, sotto la guida illuminata dello Shah Tahmasp, il meraviglioso tappeto Bird and Palmette sarà il protagonista della prima live auction organizzata il prossimo 26 ottobre da Christie’s London, il titolo è The Art of Islamic and Indian Worlds. Acquistato agli inizi del XIX secolo da sir Edmond James de Rothschild, banchiere francese e membro della ben nota famiglia ebraica, l’enorme esemplare è stato conservato per anni all’interno della sua dimora parigina, al 41 di rue du Faubourg Saint Honorè, l’Hôtel de Pontalba, oggi sede dell’ambasciata americana; dai primi 2000 è poi entrato a far parte della collezione Gordon P. Getty dove è rimasto per oltre un decennio prima di passare nella raccolta del suo attuale proprietario, un importante collezionista asiatico. Ora è pronto per l’epilogo finale.

Prodotto durate l’età d’oro della tessitura, storicamente associata alla reggenza della dinastia Safavid (1501-1732), questo tappeto è un ottimo esempio della raffinata manifattura persiana, immediatamente riconoscibile dall’utilizzo di tessuti sontuosi e decorazioni complesse. Il lotto offerto da Christie’s, in particolare, è caratterizzato dall’impiego di dettagli in seta, tra i materiali più lussuosi della Persia safavide, finemente abbinati alla morbida lana e al filato. I diciassette diversi colori adoperati nello sviluppo della trama valorizzano senza dubbio la composizione da cui il tappeto prende nome, con numerosi fagiani sullo sfondo rosso rubino, tutti circondati da una intricata sinfonia di viti, palme, boccioli e foglie. La cornice del tappeto è invece caratterizzata unicamente da una ricca geometria floreale su fondo nero, che delimita il vivace “giardino”.

Non un tappeto comune, è chiaro: i tappeti in stile safavide, o stile di “Corte”, non erano percepiti come oggetti quotidiani, la loro presenza era indice dell’agiatezza e dello status del loro proprietario, per questo venivano collocati all’interno di sale di ricevimento, nelle camere d’udienza, o presentati come doni preziosi per regnanti e dignitari stranieri. Osserviamo, tra i più noti esemplari di tappeti safavidi del XVI secolo, la coppia di Imperors’ Carpets, conservati rispettivamente al MET di New York e al Museum of Applied Arts di Vienna (che differiscono dal nostro esemplare per la presenza di cirri e nuvole e di un folto gruppo di animali selvatici).

Con una stima compresa tra i £ 2.000.000 e i £ 3.000.000, il maestoso Bird and Palmette sarà protagonista dell’incanto del 26 ottobre, e con questo una curata selezione di oggetti provenienti dal secolo VII sino al XX, tra tappeti, ceramiche, manoscritti e lavori su metallo. The hammer is coming.

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