Louay Kayyali, Then What??, 1965. Courtesy of Sotheby's
Tre lotti venduti per oltre un milione di dollari, vale a dire le superstar Magritte, Botero e Banksy. Nuovi record per i pionieri dell’arte araba moderna, ma anche ottimi risultati per il lusso e per i memorabilia sportivi. Partecipanti da 45 Paesi, il 30% sotto i 40 anni, quasi un terzo di buyers provenienti dalla regione. Sono questi i numeri della prima asta internazionale di Sotheby’s in Arabia Saudita, a Diriyah, che ha chiuso i giochi con un totale di $ 17,3 milioni. «Quest’asta ha segnato una pietra miliare storica nel mercato dell’arte della regione», ha dichiarato Ashkan Baghestani, Head of Sale for Fine Art, Sotheby’s, «sullo sfondo di Diriyah, il luogo di nascita del regno e un nuovo fiorente polo per la cultura. I risultati che abbiamo ottenuto qui durante la nostra vendita inaugurale sono un chiaro segnale della profondità dell’appetito che esiste per l’arte e della sete che è pronta a essere sbloccata, di cui stasera è stato un passo di successo».
Vi presentavamo in questo articolo gli highlights del catalogo di Sotheby’s, senza limiti tra categorie. Quindi, alla resa dei conti: almeno 7 offerenti, tra cui due in sala e uno online, hanno rincorso l’installazione luminosa di James Turrell – The Light Underneath, s’intitola – venduta per $ 660.000. Machine Hallucinations, Space di Refik Anadol, ispirata da una collaborazione con la NASA, ha trovato casa per $ 900.000, ad acquistarla è stata la neonata Bity Foundation (un’iniziativa filantropica lungimirante all’incrocio tra arte, blockchain e impegno della comunità fondata dall’imprenditore tecnologico e collezionista d’arte svizzero Gian Bochsler e gestita dal consulente Romain Sabah). Si sfonda il tetto del milione: Subject to Availability di Banksy è andata per $ 1,2 milioni, L’État de veille di René Magritte per $ 1,2 milioni, Fleurs di Picasso per 204.000 dollari (più di 3 volte la sua stima iniziale).
Bene anche per l’arte araba, ben quattro bidders si sono contesi un dipinto di Mohammed Al Saleem: offerto direttamente dalla collezione della figlia dell’artista, ha chiuso la partita a quota $ 660.000. La scena di mercato di Abdulhalim Radwi, anno 1984, è andata per la cifra record di $ 264.000, mentre Then What?? di Louay Kayyali, dopo una lunga bidding battle, si è fermata a $ 900.000, un nuovo record per l’artista. Locale, globale, senza limiti di categoria, per un pubblico internazionale, quanto mai eterogeneo. E si passa infatti ai memorabilia sportivi, dove una maglia indossata da Michael Jordan nei playoff NBA del 1998 è stata venduta per $ 960.000 e quattro maglie appartenute a Cristiano Ronaldo hanno realizzato un totale di $ 151.200. In tema di (extra) lusso, invece, da Sotheby’s una Birkin Himalaya di diamanti di Hermès ha superato la sua stima in Arabia Saudita, dritta fino a $ 336.000, in bella compagnia con un leggendario Rolex Paul Newman Daytona, venduto per $ 240.000.
«Il Medio Oriente è una regione ricca di storia e tradizione, in particolare nelle arti creative», rivela a caldo Vincent Brasesco, Head of Sale for Luxury, Sotheby’s. «L’entusiasmo a cui abbiamo assistito nella settimana che ha preceduto l’asta dimostra la continua evoluzione del mercato qui, in tandem con una continua celebrazione degli artigiani di fama mondiale dei grandi marchi del mondo come Cartier, Rolex ed Hermes».
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