Phillips annuncia gli highlights dell’ormai iconica New Now, la vendita che il prossimo 13 luglio vedrà sfilare, insieme, nomi affermati ed emergenti dell’arte contemporanea: da Gerhard Richter a KAWS, passando attraverso Banksy, Jonas Wood ed Eddie Martinez, fino ad arrivare al top lot del catalogo, Flowers di Andy Warhol (stima: £1-1,5 milioni). Ma non solo. Stella McCartney ha selezionato un gruppo di 12 opere dal suo Manifesto A to Z, la serie di lettere create ad hoc per rappresentare «il dizionario visivo delle intenzioni coscienti che viviamo ogni giorno». Qualche esempio? D come desire, Z come zero waste, K come kindness, tutte ideate da artisti del calibro di Cindy Sherman, Olafur Eliasson e Jeff Koons. Andranno all’asta, senza riserva, con una stima di 300-500 sterline l’una.
«Durante il lockdown ho contattato 26 artisti chiedendo se avrebbero collaborato prendendo una lettera da A to Z e visualizzandola con libertà», ha spiegato Stella McCartney. «Molti sono amici intimi da anni, mentre altri li ho incontrati durante i miei viaggi attraverso la moda; alcuni li ho conosciuti solo perché li ho sempre ammirati. Sono rimasta sbalordita quando ognuno di loro ha gentilmente accettato di creare un pezzo, ed è stato un enorme privilegio e una gioia lavorare con loro. La mia gratitudine è sconfinata. La lettera di ogni artista è essenziale per il nostro alfabeto guida, enunciando le intenzioni consapevoli che viviamo ogni giorno».
E così Peter Blake ha scelto la B di British, presa dal suo cofanetto di serigrafie Dazzle Alphabet e realizzata in chiave dichiaratamente pop; Chantal Joffe ha optato per la C di conscious e ha creato un ritratto di sé stessa, perché «sembrava che il modo più semplice per essere coscienti fosse diventare la lettera stessa»; Cindy Cherman ha riprodotto col corpo la E di effortless e poi l’ha modificata con le app, «cercando di farla sembrare la figura di un elfo, una fata dei boschi o un qualche tipo di creatura». Kindness, gentilezza, è il messaggio racchiuso nella K di Jeff Koons: «Ho usato il gesto della mano che offre fiori, è un simbolo legato sia alla natura che alla società e mostra che la gentilezza è un veicolo per sopravvivere». E incontriamo infine Ed Ruscha con la X dei baci, così lontana da «quel qualcosa di intrinsecamente spaventoso nella lettera X».
Ma l’alfabeto di Stella McCartney, da Phillips, non si estingue con le buone intenzioni: il ricavato delle 12 opere, dopo la vendita New Now, sarà devoluto in beneficenza, andando a finanziare cause scelte rigorosamente dai singoli autori – tra le altre Planned Parenthoode International Centre for Missing & Exploited Children (ICMEC). «Sono onorata di vedere queste opere nella New Now Sale insieme a tanti altri incredibili artisti da tutto il mondo», conclude la stilista, «per contribuire a creare un futuro migliore raccogliendo fondi per cause importanti».
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