Alberto Savinio, L'attesa di Enea, 1929. Olio su tela. 53x64 cm. Venduto per € 368.750. Courtesy of Bolaffi
Fondato da Alberto Bolaffi e ricco di una storia centenaria, il marchio Bolaffi dalla fine dell’Ottocento è sinonimo di collezionismo filatelico e numismatico. Nel 1923, Giulio Bolaffi sviluppò nuovi criteri di catalogazione e quotazione dei francobolli, intuendo il valore storico, culturale nonché finanziario dei documenti postali come testimonianza delle grandi imprese dell’umanità.
A partire dal 1955, con Alberto Bolaffi alla terza generazione, il Gruppo Bolaffi inizia a diversificare gli ambiti d’intervento, dando vita a una realtà composita capace di intercettare i gusti e la cultura del nostro tempo. Accanto alla casa madre Bolaffi si sono via via aggiunte altre società come Aste Bolaffi (1990) e Bolaffi Metalli Preziosi (2011), specializzata nella compravendita di oro da investimento, monete di borsa e lingotti.
Aste Bolaffi è la società del Gruppo Bolaffi che dal 1990 allestisce vendite all’incanto di oggetti da collezione (francobolli, monete, gioielli, orologi, penne stilografiche, vini pregiati e distillati, manifesti, arredi e dipinti antichi, opere d’arte moderna e contemporanea, oggetti di design, auto e moto, libri rari e autografi, memorabilia sportivi e cinematografici, vintage fashion). Guidata da Giulio Filippo Bolaffi – quarta generazione della famiglia fondatrice – Aste Bolaffi punta a consolidare una leadership nazionale e a crescere sul mercato internazionale grazie alla solida expertise, nonché all’ingresso di Filippo Lotti alla Direzione Generale.
La storia di Aste Bolaffi è costellata di vendite record: ad appena un anno dalla prima vendita filatelica del 1990, durante l’incanto della prestigiosa collezione Pedemonte, viene aggiudicato per quasi 800 milioni il Tre Lire Farouk, uno dei due soli esemplari al mondo su busta del rarissimo francobollo del Governo Provvisorio di Toscana. Nel 1996 nasce il dipartimento dei manifesti d’epoca, che negli anni si afferma con aggiudicazioni storiche come quella del Fiat in pista di Plinio Codognato, battuto nel 1999 a ₤ 220 milioni (€ 113.600).
Le monete arrivano sul banco del banditore nel 2002: dagli aurei romani ai marenghi del Regno d’Italia, le aste numismatiche diventano un appuntamento imperdibile della maison torinese. Nel 2008 va in scena la prima asta dedicata agli autografi e subito dopo arrivano libri antichi e manoscritti.
Nell’ultimo decennio, Aste Bolaffi ha ampliato ulteriormente l’offerta per i collezionisti al mercato dei vini, della fotografia, dei gioielli, degli orologi, dell’arte e del design, selezionando una rosa di nuovi esperti altamente qualificati per ciascun settore che collettivamente apportano più di 250 anni di esperienza nel valutare, stimare e vendere oggetti da collezione.
[L’articolo prosegue sullo Speciale Case d’Aste #2 | 2023-2024, distribuito in versione onpaper e digitale. Scarica qui la tua copia!]
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