«Gli artisti sono sempre stati più vicini ai bisognosi che ai potenti. Diego Velázquez ha rappresentato i senzatetto ritraendoli più belli dei despoti!». A parlare è Georg Baselitz, l’artista ottantaduenne che ritrae gli uomini a testa in giù e invita a guardare il mondo da un’altra prospettiva. Un erede diretto dell’Espressionismo per quei suoi gesti così violenti, quasi vivi, e al tempo stesso capace di un linguaggio incredibilmente personale, straniante, di un’intensità che mette tutto sottosopra (letteralmente). È suo il disegno capovolto che viene venduto in beneficenza dalla casa d’aste Lempertz: una charity auction a lotto unico, online fino al 31 gennaio, i cui proventi saranno destinati ai poveri e ai senzatetto. «Spero che quest’asta attiri l’attenzione sulla difficile situazione della gente», conclude l’artista.
Ma da dove arriva l’idea? All’indomani del suo 80esimo compleanno, nella cornice della retrospettiva alla Beyeler Foundation, l’artista rilasciava nel 2018 un’intervista ad Aspekte (un programma culturale della ZDF). Proprio in quell’occasione, tra una domanda e l’altra, si ritrovava a disegnare un autoritratto su un foglio di 30×21 cm; lo intitolava ZERO, apponendo la scritta in basso (quindi in alto, sempre nell’ottica del “mondo al contrario”), e quel foglio diventerà ben presto una testimonianza del processo creativo dell’artista.
Insomma, al termine dell’intervista fu immediato chiedersi quale fosse il destino di quell’opera, nata dalla creatività di un attimo, da una performance spontanea. Quando la redazione trovò la risposta, a Baselitz piacque subito tantissimo: aiutare i senzatetto. Detto, fatto. Un primo contatto con l’associazione Kunst hilft geben (L’arte aiuta a donare) per definire le modalità e poi, da lì, la scelta di affidare la vendita alla casa d’aste Lempertz. Il resto lo conosciamo e sappiamo anche che, nel frattempo, l’artista ha donato un secondo disegno alle Gallerie dell’Accademia. Oggi ZERO di George Baselitz campeggia solitario e a testa in giù sul catalogo online di Lempertz (qui); e non solo, perché la casa d’aste ha trovato il modo di esporlo nonostante il lockdown, sfruttando la vetrina esterna della sede di Colonia. La sua stima è compresa tra gli 8.000 e i 12.000 euro e, al momento, sul sito, l’offerta più alta risulta ferma a 9.500 euro. Ma c’è ancora tempo per ribaltare la situazione. Come piace a Baselitz, sì.
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