Interno della casa newyorkese di Anne H. Bass. Da sinistra a destra: Rothko, Untitled (Shades of Red); Monet, Le Parlement, soleil couchant; Rothko, No. 1. © 2022 Visko Hatfield
Una Petite danseuse de quatorze ans di Edgar Degas vi accoglie all’ingresso, fissa, in posa, vi invita a entrare (stima: $ 20 milioni – 30 milioni). Nella stessa stanza, un dialogo silenzioso si consuma tra la Jeune fille à la fenêtre di Balthus (stima: $ 4 milioni – 6 milioni) e Stue (Interior with an Oval Mirror) di Hammershøi (stima: $ 1,5 milioni – 2 milioni) – danno le spalle loro, quasi in contrasto, quasi a ignorare così, dichiaratamente, il nostro arrivo. Siamo a New York, nell’appartamento di Fifth Avenue della filantropa Anne Hendricks Bass (1941-2020). Christie’s mette in vendita ben 12 delle sue opere straordinarie, con un’asta al Rockefeller Center che, a maggio, potrebbe toccare i $ 250 milioni. Un giro della casa? Benvenuti, la soglia è varcata.
Primo pit stop, la sala da pranzo, con le tonalità blu e viola di tre dipinti di Claude Monet: c’è Nymphéas, con una stima di $ 35 milioni – 55 milioni; c’è Le Parlement, soleil couchant, una magica rappresentazione di Londra che potrebbe toccare i $ 60 milioni; e poi ancora Peupliers au bord de l’Epte, automne, valutata da Christie’s fino a $ 50 milioni. Le valutazioni pre-incanto: in linea con i risultati clamorosi dell’artista, che dalla competitor Sotheby’s, nel 2021, ha superato i $ 50 milioni con Coin du bassin aux nymphéas e i $ 70 milioni con Le Bassin aux nymphéas. L’atmosfera: quella dell’Orangerie di Parigi, una mattina di primavera alle 9, senza turisti, senza rumore. Un museo, tra i più famosi al mondo, racchiuso in una stanza della Grande Mela.
Proseguiamo, camera da letto. Si torna su Degas, con le ballerine tanto amate da Anne – che fino all’età adulta studiò danza classica e nel 2010 diresse il documentario Dancing Across Borders. Non poteva mancare allora un disegno a pastello, Danseuse attachant son chausson (stima: fino a $ 6 milioni), mentre l’olio Femme en peignoir bleu le torse découvert, per gli esperti, punta dritto a quota $ 1,8 milioni. Trova le parole giuste Max Carter, responsabile dell’arte impressionista e moderna di Christie’s: «In ogni camera», dice, «c’erano dei capolavori, tra ogni capolavoro c’erano dei dialoghi. Non c’è più niente di simile adesso e probabilmente non ci sarà mai più. Un’opera d’arte totale».
Ultima tappa, il soggiorno, e non si esauriscono i nomi d’eccezione. Due dipinti vibranti, monumentali di Mark Rothko ci scrutano dalla parete – quasi due sentinelle, colonne di un arco magnetico, presenze infuocate da attraversare. I titoli: Untitled (Shades of Red) e No. 1. Le stime? Rispettivamente, $ 60 milioni – 80 milioni e $ 45 milioni – 65 milioni. Due traguardi niente male, in effetti, per un artista che vanta un record da $ 186 milioni (quel No.6 del 1951 acquistato privatamente, nel 2014, da Dmitry Rybolovlev). «Questi dipinti e sculture erano più che semplici oggetti per la signora Bass», torna sul punto Alex Rotter, Presidente della 20th and 21st Century di Christie’s, «facevano parte della sua casa, della sua vita quotidiana».
Appuntamento al prossimo maggio, il periodo è lo stesso del secondo round della Collezione Macklowe. Macklowe vs Bass, Sotheby’s vs Christie’s. Ne vedremo delle belle, nella primavera di New York.
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